Pensiamo spesso di sapere come comportarci in caso di un temporale. Se siamo fortunati, non dobbiamo fare altro che chiuderci in casa e aspettare che smetta di piovere. Che fare però quando siamo all’aperto e iniziano a cadere i fulmini? Per evitare di essere colpiti, alcuni di noi mettono in atto alcune strategie.
Queste, però, non sono sempre giuste. In un precedente articolo abbia illustrato gli importantissimi segnali da saper riconoscere e che ci avvisano che un fulmine sta per cadere su di noi. In questo articolo scopriremo invece quale comportamento bisogna evitare: molti pensano che questo comportamento possa salvarci dai fulmini ma è pericolosissimo.
Se un fulmine cade nelle nostre vicinanze
Spesso pensiamo che un fulmine colpisca solo un’area ben definita. Sì, è vero, il fulmine “cade” in una certa zona, ma spesso i suoi effetti si fanno sentire anche più lontano. Ciò è dovuto dal fatto che la corrente che colpisce il terreno si propaga.
Non a caso, infatti, è possibile sentire storie di gruppi di mucche o pecore uccise dai fulmini in campagna. Non rischia di morire, quindi, solo chi è colpito direttamente dal fulmine. C’è però un consiglio che molti seguono che aumenta le possibilità di venire colpiti, e uccisi, da questo tipo di corrente.
Molti pensano che questo comportamento possa salvarci dai fulmini ma è pericolosissimo
Parliamo del coricarci a terra. Sappiamo che spesso i fulmini cadono sugli oggetti alti. Per questa ragione, spesso sentiamo dire che per non essere colpiti dobbiamo coricarci a terra. In questo modo saremo meno alti. Il nostro corpo, però, sarà quasi completamente in contatto col terreno. Aumenta quindi la possibilità di essere colpiti dalla corrente che si propaga nel terreno.
È vero, se finiamo sotto un temporale senza possibilità di rifugiarci al chiuso è consigliato stare lontano da alberi alti, soprattutto se isolati. Non bisogna però nemmeno coricarsi per rendersi il più basso possibile! L’ideale è assumere una posizione accucciata, coprendo al testa con le mani. In questo modo ridurremo la nostra altezza limitando però anche l’area del corpo a contatto col terreno.