Per una donna in gravidanza tenere sotto controllo il peso attraverso una dieta equilibrata è il modo migliore per proteggere il feto da rischi e pericoli.
Credere che una donna in gravidanza debba mangiare di più è ormai un’idea superata. Infatti il fabbisogno supplementare aumenta gradualmente solo con il passare dei mesi.
Mangiare sano allontana la possibilità che il feto sviluppi patologie aggressive o infezioni parassitarie che ne minerebbero la salute.
Molti non sanno che il pesce magro aiuta a tenere sotto controllo il peso delle donne in gravidanza
Il pesce magro inserito con regolarità nella dieta settimanale è in grado di garantire una buona parte delle proteine, delle vitamine e dei minerali di cui ha bisogno una donna in gravidanza.
Infatti contiene molti acidi grassi, ferro e Omega 3 che incidono sullo sviluppo del feto e sulla fase dell’allattamento successiva alla nascita. La fase di formazione del sistema nervoso e del sistema cardiocircolatorio è quella più delicata. Questi elementi molto nutrienti sono imprescindibili e sono presenti in grandi quantità nei pesci del Mediterraneo. Affidarsi ai prodotti a chilometro zero non può che portare benefici sia alla madre che al bambino.
L’EFSA ha stabilito che l’omega 3 aiuta il normale sviluppo dell’occhio del feto. I pesci azzurri come alici e sardine sono ricchi di questo elemento, ma sono più grassi rispetto a spigole e merluzzi. Ricchi di omega 3 quanto i pesci azzurri, quelli bianchi sono più magri, perciò rendono la dieta più efficace. Quindi, consumato 2 o 3 volte a settimana il pesce magro aiuterà a far scomparire il problema del peso.
Piccoli accorgimenti da tenere in considerazione
Molti non sanno che il pesce magro aiuta a tenere sotto controllo il peso delle donne in gravidanza perché sottovalutano i benefici di una dieta salutare come quella mediterranea.
Ci sono elementi che non devono mai mancare durante il periodo della gravidanza come per esempio l’acido folico e lo iodio. I folati si trovano in grande quantità nei legumi, nelle verdure e nella frutta, cibi che caratterizzano la dieta mediterranea. In caso di carenze particolari è possibile che il medico suggerisca degli integratori. Lo iodio si trova nel latte, nella carne e nelle uova ed è fondamentale per il corretto funzionamento della tiroide che durante i nove mesi deve svolgere un lavoro aggiuntivo.
È necessario poi fare delle rinunce. L’alcol per esempio potrebbe creare danni anche se consumato in piccole dosi. Ed è preferibile non mangiare carne e pesce crudi per evitare gli effetti deleteri della Toxoplasmosi. Anche tonno e pesci di grandi dimensioni devono essere messi da parte perché potrebbero contenere rilevanti quantità di mercurio che non farebbero bene al feto.
Bisogna inoltre fare attenzione al salmone affumicato. Anche se il salmone è tra i pesci consigliati, la sua affumicatura viene effettuata senza che ci sia cottura e la presenza di batteri dannosi è una probabilità tutt’altro che remota.