La storia va studiata e ricordata perchè come diceva Vico, principalmente tende a ripetersi attraverso i suoi corsi e ricorsi. Tanti e tutti coloro che hanno affermato “che “questa o quella volta sarebbe stata diversa” poi hanno fatto i conti con sonore sventure. Ci riferiamo a Tesla (NASDAQ:TSLA) e alla sua piramidale salita degli ultimi anni. Molti ne parlano come una grande opportunità ma questo titolo è sopravvalutato del 140,9%. Ma procediamo per gradi.
Il grafico somiglia molto a quello di alcune dot.com dell’anno 2000. Società che non macinavano utili ma molti gli riconoscevano appeal per il futuro e grandi potenzialità. Oltre il 90% di quei titoli in alcuni casi hanno subito drastiche perdite, in altri, le aziende sono addirittura fallite creando disagi a moltissimi risparmiatori.
Elon Musk, amministratore delegato di Tesla è sicuramente un genio ed un grande imprenditore. Ricordiamo che è stato fra i fondatori di PayPal, un’azienda leader nel suo settore che continua a macinare utili. Tesla ripeterà i successi di PayPal?
Vedremo. Per il momento concentriamoci sullo studio dei fondamentali e sui grafici.
Molti ne parlano come una grande opportunità ma questo titolo è sopravvalutato del 140,9%
Tesla ha chiuso la giornata di contrattazione del 30 ottobre a 388,04. Da inizio hanno ha segnato il minimo a 70,10 ed il massimo a 502,49. L’ azienda è stata quotata nell’anno 2010 a 3,80 dollari per azione. La salita quindi fino ai prezzi attuali è stata del 1.011,15%!
L’azienda progetta, produce e vende veicoli elettrici in tutto il mondo.
Abbiamo studiato i bilanci degli ultimi anni alla luce del metodo del discounted cash flow e abbiamo calcolato il fair value a 161,08 dollari con una sopravvalutazione attuale del 140,9%.
Gli utili dovrebbero crescere del 38,38% all’anno e l’ azienda è diventata redditizia solo da quest’anno. Non è previsto la distribuzione di un dividendo.
Le raccomandazioni degli analisti (circa 38) stimano un fair value a 368,04.
Dal punto di vista grafico, sembra che sia in corso un ritracciamento. Fino a quando non si assisterà ad una chiusura settimanale superiore a 430,50 la discesa potrebbe continuare nei prossimi 1/3 mesi verso l’area 243,75 dollari.
Si procederà per step.