Molti ignorano che anemia e problemi epatici potrebbero scaturire dall’uso eccessivo di questa amatissima erba aromatica

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Cucina e salute sono strettamente collegate fra di loro. In effetti ci si alimenta non solo per il gusto di assaporare dei buoni piatti, ma principalmente per nutrire bene il proprio corpo. In natura ci sono piante che non sono commestibili e altre invece tanto salutari. Tuttavia, tra queste ultime, molti ignorano che anemia e problemi epatici potrebbero scaturire dall’uso eccessivo di questa amatissima erba aromatica.

In cucina si preparano una varietà infinita di ricette e combinazioni alimentari, secondo le diverse tradizioni del Mondo. Ci sono alcuni piatti molto gustosi ma poco noti in Italia. Uno di questi è un classico dell’isola di Mauritius a base di riso e col nome di “scodella capovolta”.

Ma le preparazioni culinarie danno al corpo anche degli elementi nutritivi utili alla salute, come vitamine, proteine e carboidrati. Tra questi è bene non sottovalutare la carenza di una importante vitamina per avere una buona salute.

Alcune preparazioni culinarie utilizzano molto le erbe aromatiche. Una su tutte è la pasta al pesto, ma anche la classica genovese. Tuttavia ci sono anche altre preparazioni di pesto come con la base di zucchine oppure anche con il prezzemolo. Un’altra preparazione dove il prezzemolo abbonda con altri aromi è il tabbouleh, piatto della cucina mediorientale.

Molti ignorano che anemia e problemi epatici potrebbero scaturire dall’uso eccessivo di questa amatissima erba aromatica

Il prezzemolo è un’adorabile erba aromatica come il basilico, ambedue molto utilizzate in cucina, soprattutto quella estiva. Ma oggi con le serre, il prezzemolo è disponibile anche in autunno e un po’ tutto l’anno. C’è poi la versione essiccata, che si può trovare sempre al supermercato.

Quest’erbetta vanta anche delle apprezzabili proprietà salutari. Il prezzemolo agisce come antisettico e ha anche un’azione carminativa, cioè facilita l’espulsione dei gas intestinali. È anche ricco di antiossidanti e aiuta nella lotta contro i pericolosi radicali liberi.

Ma fra tante qualità bisogna fare attenzione al suo utilizzo, se questo avviene in grandi quantità. Soprattutto se ciò avviene sovente, questo uso è sconsigliato perché potrebbe causare effetti collaterali come forme di anemia e problemi epatici. Meglio perciò non abusarne nelle ricette che prevedono largo utilizzo.

Prezzemolo fresco e secco

In genere il prezzemolo fresco può durare circa due settimane. Basta metterlo in una bustina di plastica e spruzzare le foglie con un po’ d’acqua.

Il prezzemolo secco, invece, si può conservare tranquillamente in un barattalo a chiusura ermetica, così da durare un anno.

Il prezzemolo fresco si può anche congelare, tritandolo e conservandolo in sacchetti da freezer. In questo modo potrà durare alcuni mesi e avere sempre l’aroma fresco.

Questa spezia amata potrà così essere disponibile tutto l’anno per arricchire i piatti della cucina tradizionale.