Con la primavera arriva il momento di coltivare diverse tipologie di ortaggi nell’orto. Tra queste possiamo citare i piselli nani, da seminare entro la metà di aprile, ma anche i pomodori. I pomodori, in modo particolare, ricoprono un ruolo fondamentale per la loro utilità in cucina. Spesso, infatti, vengono utilizzati sia crudi che cotti in diverse preparazioni. Non sono solamente alla base di insalate o sughi, dal momento che possono trasformarsi anche in protagonisti dell’aperitivo.
La coltivazione dei pomodori non è particolarmente complicata ma, in alcuni casi, potrebbero succedere degli imprevisti. Tra questi, l’attacco di malattie o di insetti come gli afidi, che velocemente potrebbero far morire le nostre piante di pomodoro. Tra gli animali capaci di danneggiare con il loro operato i nostri pomodori troviamo i grillotalpa, ma non solo. Molti eliminano afidi e insetti senza sapere che tra le patologie più preoccupanti c’è la sclerotinia, causata da funghi, che ne attaccherà il colletto.
Molti eliminano afidi e insetti senza sapere che questa malattia simile a muffa potrebbe colpire le piante di pomodoro e rovinare il raccolto
I funghi che provocano questa patologia sono particolarmente infidi. In pochissimi giorni, infatti, se non agiamo in tempo vedremo la nostra pianta deperire e perdere tutti i frutti. L’attacco funesto si riconoscerà facilmente perché i funghi lasceranno una specie di muffa biancastra sul loro cammino. Oltre a far seccare le piante di pomodoro e altri ortaggi, tuttavia, questi funghi rimarranno nel terreno. In questo modo potranno nutrirsi anche di altri ortaggi seminati negli anni successivi.
Prevenzione
Per evitare l’attacco di questi funghi è la prevenzione l’arma più potente nelle nostre mani. Innanzitutto, sarà bene procedere con una frequente rotazione, almeno ogni 3 o 4 anni. Cosa significa ruotare? Non bisognerà seminare lo stesso ortaggio nella medesima area per più anni di seguito. Meglio cambiare per non facilitare gli attacchi da parte di virus e parassiti vari. Sono, infatti, esseri molto resistenti e possono ricomparire da un anno all’altro, provocando sempre i medesimi danni. Inoltre, quando si seminano i pomodori sarà bene evitare di fare crescere troppe piante in uno spazio eccessivamente ridotto. La presenza di numerosi esemplari, in effetti, faciliterebbe la diffusione dei funghi da una pianta all’altra. Se le piante sono ormai preda di questo fungo, andranno eliminate e bruciate rapidamente.
Lattuga e insalate
Tra gli ortaggi che possono essere colpiti da questa malattia troviamo anche la lattuga, la rucola e diversi tipi di insalata. Dopo aver colpito le foglie esterne, il marciume si estenderà anche a quelle interne fino a far morire definitivamente la pianta. In questo caso bisognerà ridurre le irrigazioni e cercare di procedere al mattino. In questo modo gli ortaggi non rimarranno bagnati durante la notte, quando le temperature si abbassano.
Prato
Un’altra illustre vittima della sclerotinia potrebbe essere proprio il prato verde. L’erba tenderà ad assumere un colore giallastro e seccherà molto velocemente. Si riconosce facilmente per via delle macchie a forma di cerchio che si andranno a creare sul prato. Come nel caso degli ortaggi, anche qui sarà bene evitare eccessive irrigazioni che ne favoriranno la comparsa. Anche tagliare troppo di frequente l’erba potrebbe favorire questo fungo.
Approfondimento
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