Grazie alla sua bellezza, l’orchidea è una delle piante più amate. Cimentarsi nella sua coltivazione, tuttavia, non è sempre semplice. È importante informarsi per cercare di capire come occuparsene, in modo che cresca rigogliosa e non si ammali.
Molti coltivano l’orchidea ma commettono questi 4 gravi e comuni errori che ne compromettono la salute e la fioritura. In questa breve guida faremo una panoramica di quelli più frequenti. Così, in futuro li si potrà evitare.
Esporla ai raggi diretti del sole
È vero, l’orchidea è una pianta che richiede molta luce, ma non per questo deve essere esposta alla luce diretta del sole. Se le si coltiva in casa, vanno disposte a sud o a est, assicurandosi che abbiano la protezione di una tenda sottile. Attenzione anche ad evitare di esporla all’ombra, altrimenti non fiorirà. Per favorire l’assorbimento della luce, si consiglia l’uso di un vaso trasparente e di evitare quelli di plastica scura.
Posizionarla in un luogo poco umido
L’orchidea ha bisogno di alti livelli di umidità, tra il 60% e il 70%. Pertanto, sarebbe opportuno misurare l’umidità presente nel luogo in cui la si posiziona servendosi di un apposito strumento.
Annaffiarla con l’acqua di rubinetto
L’acqua del rubinetto è spesso ricca di cloro. Se non si ha modo di verificare che non sia così, si consiglia di usare l’acqua piovana o demineralizzata. Attenzione a non annaffiarla troppo, i ristagni di acqua possono essere molto dannosi per l’orchidea.
Ferirla quando la si pota
L’orchidea è una pianta molto delicata. Durante la potatura, è importante seguire alcune semplici regoli per evitare di danneggiarla. Per quest’operazione, bisogna usare forbici sottili accuratamente disinfettate. Quando le si usa, prestare attenzione ad effettuare sempre tagli netti e precisi, evitando di sfilacciare la pianta. Eventuali ferite rischiano di favorire l’insorgimento di malattie fungine.
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