Molti buttano tutti gli scarti dell’uva ma non sanno a cosa rinunciano

uva

Questo è il periodo dell’anno dove possiamo mangiare e godere di golosi frutti autunnali. Oltre il dolce e leggero melograno, ricco di polifenoli e antiossidanti, possiamo gustare anche l’uva.

Come per altri alimenti, sono molte le leggende che parlano di questo piccolo frutto. Una tra tante narra la storia di un contadino che possedeva una vite, che fino a quel momento era solo una pianta ornamentale che non produceva nulla di commestibile.

Un giorno, l’uomo decise di tagliare qualche ramo, che faceva ombra alle altre piante. Presa dallo sconforto e dalla tristezza, la vite cominciò a versare lacrime. Ma un usignolo, notando il suo stato d’animo, gli dedicò un dolce canto per consolarla. Quelle note commossero ed emozionarono anche le stelle e il cielo, che donarono un poco della loro energia alla pianta. Come per magia, la vite trovò nuovo vigore e le sue lacrime divennero acini e poi grappoli d’uva. Una leggenda affascinante che esalta il valore dell’uva, già considerata eccellente secoli fa.

Le caratteristiche

L’uva è il frutto dell’abbondanza, arrivato in Europa con i Fenici molti secoli fa. L’acino contiene: glucosio, saccarosio, levulosio, pectine, acido tartarico, vitamine e sali minerali. Nello specifico è ricca di vitamine A, C, PP, B1, B2, sodio, calcio, potassio, iodio, fosforo, magnesio.

Grazie alle sostanze nutritive, è ottima per depurare l’organismo e mantenere sani capelli e pelle. Inoltre, è facile da digerire e ha effetti diuretici. Per questi motivi, fin dall’antichità, Greci e Romani adottarono l’ampeloterapia, ovvero una dieta a base di uva, in grado di depurare e purificare intestino e fegato.

Ciò nonostante, oggi molti buttano tutti gli scarti dell’uva, ma non sanno a cosa rinunciano. Infatti, spesso ci limitiamo a mangiare la sola polpa, eliminando semi (vinaccioli) e bucce, perché siamo convinti che siano inutili per il nostro benessere.

Molti buttano tutti gli scarti dell’uva ma non sanno a cosa rinunciano

La buccia dell’uva contiene un antiossidante molto importante, ovvero il resveratrolo.

Non sono da meno anche i semi dell’uva, che spesso tendiamo a eliminare completamente. Questi hanno un alto contenuto di oli e acidi grassi, utili a contrastare i radicali liberi e l’invecchiamento, migliorano la circolazione sanguigna, regolano il colesterolo. Per poter sfruttare tutto il loro potere, basterà mangiare qualche chicco d’uva senza gettare via buccia e semi.