Molti badano all’alimentazione sana e all’attività fisica dimenticando questo comportamento altrettanto fondamentale per prevenire problemi al cuore

stile di vita

Le malattie cardiovascolari continuano a essere la prima causa di morte in Italia. Come riportato dal Ministero della Salute, il tasso di mortalità legato alle malattie cardiache è pari al 34,8% su base annua. Su questo dato influisce molto spesso l’ereditarietà, ma anche lo stile di vita ha un peso non indifferente. I consigli generali dei medici per rinforzare la salute cardiovascolare sono tendenzialmente due: seguire una buona dieta e praticare attività fisica con costanza. Ci sarebbe però anche un altro fattore, spesso trascurato, ma altrettanto importante in ottica di prevenzione delle malattie cardiache.

Un recente studio condotto presso l’Università della Florida del Sud (Stati Uniti) rivelerebbe l’importanza del buon sonno per avere un cuore in salute. I sospetti di un legame tra insonnia e cardiopatie erano già presenti in medicina. Ora gli studiosi avrebbero calcolato il fattore di rischio per chi non dorme bene di notte.

Molti badano all’alimentazione sana e all’attività fisica dimenticando questo comportamento altrettanto fondamentale per prevenire problemi al cuore

Sono molte le persone, soprattutto di mezza età, che lamentano problemi legati al sonno. Purtroppo per loro, i problemi del sonno potrebbero riflettersi in un maggior rischio di malattie cardiovascolari. Una ricerca americana ha studiato il fenomeno, intervistando oltre 7.000 pazienti con problemi d’insonnia, di età media pari a 53 anni. Dei membri del campione, 633 hanno indossato un actigrafo durante il sonno, macchinario in grado di registrare precisamente l’attività onirica. Raccolti i dati necessari, gli studiosi hanno calcolato i rischi di cardiopatie in chi soffriva d’insonnia.

Il commento degli esperti è che, anche se molti badano all’alimentazione sana e all’attività fisica, un sonno regolare sarebbe altrettanto importante per la salute cardiovascolare. Stando alla ricerca, chi dichiarava di soffrire d’insonnia aveva il 54% in più di avere problemi cardiaci. Nel caso dei membri monitorati attraverso l’actigrafo, tale rischio schizzerebbe addirittura al 141%.

Come migliorare la qualità del sonno per proteggere il cuore

Appurata la relazione tra sonno e disturbi cardiaci, i ricercatori tranquillizzano i pazienti dicendo che la qualità del sonno può migliorare. Gli esperti della Fondazione Veronesi riportano alcuni consigli per sconfiggere l’insonnia gradualmente e senza farmaci.

Alcuni trucchi sono addormentarsi e risvegliarsi a orari sempre uguali, non fare sonnellini pomeridiani più lunghi di 45 minuti, non bere alcolici prima di dormire. Altrettanto importante sarebbe evitare cibi pesanti, troppo zuccherati, piccanti o ricchi di caffeina nelle 4 ore precedenti al sonno. Infine, sarebbe essenziale fare attività fisica con regolarità (ma non la sera tardi), scegliere un materasso comodo ed eliminare fonti di luce o rumorose.

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