Minimo 92 euro in più in busta paga e tanti incentivi con il rinnovo del contratto per questi lavoratori

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Grande periodo per i rinnovi dei contratti collettivi nazionali di molte categorie di lavoratori. Questi rinnovi sono importanti perché adeguano gli stipendi al costo della vita e all’inflazione attesa. Non solo, ma aggiornano i contratti collettivi con strumenti giuridici nuovi, con il fine di tutelare sempre in misura maggiore i diritti dei lavoratori.

Il 3 marzo 2022 le sigle sindacali, maggiormente rappresentative sul piano nazionale, e le organizzazioni dei datori di lavoro hanno firmato l’intesa. CGL, CISL, UIL da un lato e Ance e Coop dall’altro hanno firmato il rinnovo del contratto collettivo nazionale per l’edilizia dal 2022 al 2024.

Il contenuto del nuovo contratto

Ottime notizie, dunque, sia per i sindacati che per i lavoratori. Si rafforza, infatti, il ruolo della contrattazione collettiva e i lavoratori ottengono miglioramenti riguardo i trattamenti giuridici ed economici. Il nuovo contratto, che varrà fino al 30 di giugno del 2024, si occupa per prima cosa degli aumenti salariali. Prevede minimo 92 euro in più in busta paga per l’operaio comune. Aumenti superiori, invece, per l’operaio qualificato con 107,6 euro e 119,6 per l’operaio specializzato. Secondo i sindacati si tratterebbe di incrementi salariali che superano l’inflazione attesa.

Il nuovo contratto prevede anche delle novità giuridiche per questa categoria di lavoratori. Infatti, intanto si prevede uno strumento per far fronte al problema del sotto inquadramento professionale. In particolare, si offrono agli operai comuni e qualificati degli specifici corsi di formazioni. A patto di avere un’anzianità minima, si permette a questi lavoratori di ottenere l’inquadramento superiore.

Minimo 92 euro in più in busta paga e tanti incentivi con il rinnovo del contratto per questi lavoratori

Un altro incentivo previsto dal nuovo contratto collettivo nazionale è il Premio di Ingresso nel Settore. Vengono riconosciuti 100 euro ai giovani, con meno di 29 anni, del settore che rimangono nella stessa azienda per almeno 12 mesi. Oltre a questo, le Scuole Edili e gli Enti Unificati provvederanno a definire un Catalogo formativo nazionale. Questo Catalogo darà centralità a temi come l’edilizia verde e la sostenibilità, oltretutto verrà finanziato da un’aliquota di contribuzione pari allo 0,20%. Il lavoratore riceverà l’attestato di partecipazione a questi corsi tramite una specifica Carta d’identità professionale edile (Cipe).

Riguardo la sicurezza, è da ricordare la Formazione Richiamo prevista ogni 3 anni anzichè 5, come in precedenza. Oltre a questo, anche gli impiegati tecnici, in cantiere per la prima volta, dovranno sostenere un corso di formazione di 16 ore. Infine, per quanto concerne il rispetto delle norme del contratto, si delinea il Patto Cantiere. Questo patto, tramite la registrazione nelle Casse edili, permette di verificare la corrispondenza tra le mansioni e il trattamento previsto dal contratto per i lavoratori e quello effettivamente applicato dalle imprese.