Succede sempre la stessa cosa, ogni volta. Dopo un periodo in cui si pensa di stare meglio, ne segue uno in cui – e sembra inevitabile – si sta peggio. Le buone abitudini che si erano imparate vengono meno, si ingrassa o si dimagrisce, si va a letto tardi o si dorme tutto il giorno, si passa tutto il tempo sui social network e si butta via il proprio tempo. Succede che ogni volta si decide di riniziare, di mettere un punto, di dare una svolta. Dopo un periodo di disintossicazione quindi si riparte con le buone abitudini e questo schema di azione è un circolo vizioso, che si perpetua senza fine.
Cosa fare? Come smettere di essere preda di un pensiero che intrappola e non permette di evolvere, di generare cose più grandi, di fiorire? Rallentare. La prima cosa è rallentare. Fermarsi a guardare. Guardare fuori, guardare dentro. Respirare. Questo esercizio di osservazione è più facile da fare da soli, se si è in coppia o in famiglia, è consigliabile condividere la propria volontà di rigenerarsi. Iniziare a volersi più bene è il passo successivo e può essere declinato in pensieri e in pratiche positive. Questa è mindfulness in pillole: le domande da porsi nelle piccole azioni quotidiane per ritrovare l’armonia.
Mangiare
“Orandum est ut sit mens sana in corpore sano” ossia “Bisogna pregare affinché ci sia una mente sana in un corpo sano” affermava Giovenale in un capoverso delle Satire. Secondo il poeta e retore romano l’uomo vizioso aspira alle vanità. L’uomo saggio, invece, aspira invece alla sanità della mente e del corpo e le due sono imprescindibili. Nutrirsi bene non significa seguire l’ultima moda in fatto di diete: significa pensare a quello che si sta facendo. Quando si prepara il pranzo, pensare. Cosa mi va veramente? Quale è la porzione giusta per saziarmi? Concentrarsi sul momento presente e pensare all’atto di mangiare, non a scrollare la bacheca di un cellulare. La mente e il corpo ne guadagneranno in energia e salubrità.
Allenare
L’allenamento non è solo di tipo fisico, ma soprattutto mentale: cosa devo fare per far stare bene il mio corpo? È davvero necessario prendere l’ascensore? Perché passo due ore con uno schermo davanti? Cosa potrei fare che mi arrechi più felicità? Dove mi porterà questa mia azione? Allenare significa discernere, imparare a scegliere, non avere paura di prendersi più tempo per la scelta.
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