Nel momento in cui le incertezze correnti aumentano, la cosa più saggia da fare, per chi può permetterselo, è opzionare la migliore strategia di trading per investitori di lungo termine.
Anche se probabilmente sarebbe più corretto chiamarla semplicemente asset allocation.
Premettiamo che nel lungo termine, se si fanno buone scelte di partenza i rischi vengono fortemente diluiti.
Questa precisazione è fondamentale per un buon investitore, visto che non andremo certo a comprare titoli di stato ai rendimenti attuali ma andremo invece a selezionare tipologie di azioni.
Ovvero fondi ed ETF correlati.
Azioni americane al Top
Da qualsiasi angolazioni la si guardi, da ogni serie storica, la migliore strategia di trading per investitori di lungo termine resta quella di comprare le azioni americane.
Che poi siano quelle dell’immarcescibile Dow Jones o dei più ampi e volatili S&P 500 e Nasdaq è solo questione di scelte.
Tra l’altro più che acquistare azioni direttamente il nostro suggerimento è di acquistare un mix di ETF e/o fondi gestiti che investano sui mercati americani.
Specialmente nel Dow Jones ma anche in S&P 550 e Nasdaq 100 la rotazione dei titoli è frequente e quindi col fondo si corre meno il rischio di restare avviluppati a qualche “sola”.
Sfruttando invece la potenza del motore economico americano che, da sempre, fa sì che gli indici di Wall Street siano i primi a ritoccare i massimi storici dopo eventuali fasi critiche, sempre possibili.
Tra l’altro, ferma restando la forza del dollaro, per chi non ama il rischio cambio o vuole almeno in parte coprirsi esistono fondi ed ETF che si “hedgiano” per la parte valutaria tra euro e dollaro.
Azionari emergenti in portafoglio
Nella migliore strategia di trading per investitori di lungo termine non può mancare una componente significativa (dal 30 al 40%) di investimento sull’azionario dei paesi emergenti.
La loro crescita, forse, non toccherà più i picchi di qualche anno fa ma resta comunque, a tendere, quella dalle prospettive più certe.
Ecco dunque che sempre tramite ETF o buoni fondi gestiti, paesi come India, Cina e con più cautela Brasile e Russia (molto condizionata dal petrolio)non possono mancare in una asset allocation di lungo periodo.