Mercato dell’auto ai minimi. Pronti al rialzo?

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La crisi che sta colpendo le Borse di tutto il mondo non sta risparmiando nessun settore. In questo momento la decrescita media tra i settori si aggira intorno al -30%, in linea con le perdite dei vari indici borsistici. Il mercato dell’auto è quello che ad oggi ha subito le maggiori perdite. Nel mese di marzo segna un -85% a causa della chiusura dei concessionari e degli stabilimenti. Questo rappresenta il peggior dato nella storia del mercato automobilistico. Adesso per ripartire servono aiuti e gli analisti credono ci sia il bisogno di un’immissione di capitale pari a 3 miliardi durante i prossimi due anni. Soltanto in Italia si rischia fino a un 10/15% di esuberi entro il prossimo anno circa 130 mila persone. Ad oggi il mercato dell’auto è ai minimi, ma potrebbe perdere ancora di più.

I timori futuri

I titoli relativi a questo settore sono ai minimi dal 2017. Le previsioni per i prossimi mesi sono sempre più negative e dureranno per tutta la durata del virus. Un timore che potrebbe influire negativamente è che le banche vedano questo settore come molto rischioso e non concedano più prestiti a queste società. Inoltre la ricchezza della popolazione sta ovviamente diminuendo e l’auto potrebbe essere visto come uno di quegli acquisti “extra” o non necessario nei momenti più di crisi. Per questi motivi gli ordini potrebbero subire una forte decrescita anche nei mesi futuri al virus, portato il mercato dell’auto ai minimi storici. Inoltre l’indice EURO Stoxx 600 Auto è passato da 500 a 290 in meno di due mesi.

Il futuro di FCA

La situazione come già detto è critica e tra le società peggiori c’è Fiat Chrysler(MIL:FCA). Dal punto di vista delle immatricolazioni è stata la peggiore in Europa segnando un -90,30% rispetto all’anno scorso. Anche le quote di mercato hanno riscontrato una diminuzione di quasi il 9% passando da 24,7% al 16,4%. Da un punto di vista grafico troviamo un supporto a quota 5,681 che potrebbe “sostenere” il titolo che in questo momento viene scambiato a quota 6,200. La rottura di questo supporto potrebbe però portare il valore del titolo giù fino a quota 4,747.