Mercati&Mercati

Portofino

A cusa di Gian Piero Turletti

Staff di Proiezionidiborsa Libreria di Borsa online

Nuovi scenari di guerra? Quali prospettive?

Abbiamo diverse volte sottolineato come, tra i principali fattori che possono influire la dinamica dei mercati finanziari, rientrino proprio le recenti tensioni internazionali su più fronti.

A quelle già presenti, ad esempio sul fronte asiatico con le contese territoriali tra Cina e Giappone su alcune isole, si aggiungono ora i recenti scontri tra Siria e Turchia.

Il motivo scatenante  è l’internazionalizzazione dell’attuale scontro interno alla Siria tra componenti filo Assad e componenti contrarie all’attuale regime.

La Siria, infatti, ha individuato sul fronte turco il passaggio di armi e uomini contrari ad Assad, mentre la tensione potrebbe anche riguardare, peraltro, il fronte giordano allargandosi ad un conflitto che vedrebbe la Turchia, componente della Nato, sul fronte occidentale, ed in parte anche la Giordania,  mentre sul fronte opposto troveremmo la Siria.

Quanto alle conseguenze sui mercati, pare ovvio  che questi amino situazioni di stabilità, mentre un conflitto nelle zone del vicino e medio oriente sarebbe foriero di conseguenze negative, soprattutto considerando l’area in chiave strategica dal punto di visto energetico e petrolifero.

Spagna: applicazione concreta dei fondi salva stati?

Probabilmente Spagna e Grecia rappresentano il prossimo banco di prova dei recenti provvedimenti cosidetti salva stati.

Una situazione a luci ed ombre.

Per un verso sicuramente la sostenibilità del debito spagnolo non naviga in buone acque…, ma al tempo stesso i nuovi strumenti messi a punto a livello europeo potranno con maggior facilità limitare l‘impatto, su mercati e spread, di situazioni ancora traballanti.

Grecia..nuovi timori?

I timori sono legati al rischio del mancato rispetto dei termini concordati tra esecutivo greco ed autorità europee, ma al tempo stesso, proprio questa mattina è intervenuta una dichiarazione del direttore del FMI, a confermare che c’è consapevolezza che un allungamento dei termini potrà agevolare gli adempimenti concordati a livello europeo.

Una sorta di ristrutturazione finanziaria, quindi, che pare nelle cose ed a portata di accordo tra Grecia e unione europea.

Anche per questi motivi, il probabile impatto di un mancato rispetto delle tempistiche inizialmente concordate sarà forse più limitato che nel passato.

Politica economica….ma cosa ci dice sulla politica di dismissioni del governo?

Si tratta soprattutto di una dismissione di beni immobiliari sotto forma di fondi immobiliari, in sostanza un’operazione di cartolarizzazione unita alla dismissione della medesima.

Come preventivato, questo non gioverà alla dinamica dell’investimento in immobili, determinando una situazione ancora più squilibrata sul lato dell’offerta.

Analisi ciclica e tecnica; a suo avviso, si sono verificate modifiche strutturali nei mercati?

Cambiamenti strutturali non direi, ed al momento pare confermata la natura puramente correttiva dell’attuale fase ribassista sulle principali borse internazionali.

Solo in caso di cedimento di alcuni supporti rilevanti in ottica di medio/lungo, al momento intatti, si potrebbe parlare di modifica della view in corso.

Quanto è importante in un’analisi la proiezione e quanto la conferma?

Come osservato altre volte, la proiezione costituisce una mappa, che poi deve essere confermata da precisi segnali.

Talora la combinazione di mappa e segnale consente guadagni insperati e di rilevante entità, a volte più quando la proiezione non è confermata che quando si verifica il contrario.

Può farci un esempio?

Certamente:

una determinata situazione tecnica può, ad esempio, caratterizzarsi per la presenza di molteplici resistenze grafiche ed algoritmiche, e magari anche per la presenza di cluster ciclici d’inversione, ed invece ecco che lo scenario si capovolge a favore di una prosecuzione rialzista, ma ovviamente può verificarsi simmetrica situazione su livelli di supporto e di potenziale inversione ciclica rialzista.

Proprio per questo è importante definire i livelli, o comunque i segnali, in presenza dei quali si ribalta lo scenario descritto.

Talora si verificano in tali casi improvvise accelerazioni nella direzione del trend in corso, che possono essere colte quanto meno per chiudere le posizioni in corso e talora ribaltare la posizione, sino al prossimo livello di potenziale inversione.

In tal senso possiamo richiamare l’oro, chiuso in una configurazione di potenziale pattern distributivo, sul quale avevamo però con molto anticipo sui corsi indicato livelli grafici, oltrepassati i quali veniva messo in forse lo scenario ribassista in essere.

Ma venendo ad analisi cicliche di lungo termine, potrebbe indicarci con un vostro strumento d’avanguardia, che ha rivoluzionato la tradizionale analisi ciclica, il Top or bottom, quali proiezioni si possono considerare?

Certamente.

Partiamo dal nostro indice FSE MIB, sul quale è evidente una configurazione, sul time frame annuale, di inversione ciclica di lungo termine, secondo i più tradizionali canoni del Top or bottom.

Questa configurazione proietta quindi positività almeno sino al 2014, ma poi occorrerà valutare se tale anno si configurerà come setup di continuazione o di inversione, ed a fronte dell’analisi frattale che possiamo desumere da particolari perequazioni di borsa, si tratterà probabilmente di un setup di continuazione.

Sul Dow Jones siamo in presenza di un setup di continuazione rialzista di lungo ed analoga situazione troviamo sull’Eurostoxx.

Sull’euro dollaro non si ravvisa ancora un segnale di inversione usando il time frame annuale, ma altri tipi di analisi ci indicano come probabile un’inversione.

Sull’oro non risultano segnali di inversione ribassista su time frame annuale, ma anche a tale proposito risulta prematura un’indicazione definitiva in tal senso.