Mercati verso il panico natalizio? di Gerardo Marciano

ProiezionidiBorsa

Il Dott. Gerardo Marciano è Amministratore Delegato di Proiezionidiborsa Holding

La nostra Società è stata Unica in Italia, ed è una costante ad aver proiettato e scritto con semplicità e chiarezza,  quello che accade in queste ore.

Lo avevamo scritto da fine Ottobre , che una volta raggiunti i massimi proiettati di 2.118 di S&P 500 e poi 22.820 di Future Ftse Mib, poteva iniziare anche una correzione di primo grado e mettere a serio rischio l’auspicato(non da noi!) da molti rally natalizio!

C’era già chi sparava 25.600 di Future Ftse Mib per fine anno!

Appena arriva Ottobre quasi tutti incominciano a “romperci la testa” con la solita litania del rally natalizio. Ma esso non è una costante né obbligatoria e né statistica.

Il rally natalizio, dipende da alcune circostanze statistiche e cicliche, e quest’anno, come più volte scritto sulle nostre pagine, non poteva/doveva iniziare dal mese di Novembre.

Il mese di Novembre 2015, ha probabilità a sfavore per far iniziare un rally rialzista!

Il pretesto della discesa dei Mercati
Fin da quando esiste l’uomo, il ciclo economico è passato da fasi di recessioni/rallentamento a fasi di espansioni, e quindi da quando esistono i Mercati azionari, si è passati da fasi di Bear Market o correzioni, a fasi di Bull Market. Sapendo queste regole da abbecedario, noi riteniamo che sia inutile capire e chiedersi il perchè della discesa attuale dei Mercati, non facciamo altro che prenderne atto, senza stupirci minimamente, in quanto i movimenti dell’ultimo anno e poi degli ultimi mesi, e poi degli ultimi giorni, ce li aspettavamo, come ci aspettiamo in alcuni momenti,nei prossimi anni periodi di espansione intervallati da periodi di recessione/rallentamento. L’importante è capire o avere l’idea di quando possano verificarsi questi movimenti ,e per questo , a parer nostro, l’unico strumento valido è la Storia e la Statistica.

Osservate i due grafici sotto :
Il primo traccia la mappa del Sentiment
Il secondo è un confronto storico fra Pil e quotazioni del Dow Jones


La Storia insegna questo :
I Mercati Azionari si muovono quasi di pari passo con il ciclo economico, quindi significa che bisogna acquistare nei momenti di contrazione economica ( quando le cose vanno male e la realtà si presenta più nera della mezzanotte ) e vendere nei momenti di espansione economica ( quando le cose vanno bene e si presentano floride ).
Perchè l’investitore medio, fa quasi sempre il contrario?
La spiegazione è questa : l’investitore medio, a sentire le statistiche ,il più delle volte non si muove per ragioni economiche, ma per sentiment, per sensazioni, per umore, per euforia o per panico e a volte per effetto emulazione.
Questo è il motivo storico per cui , si afferma, che il 90% degli investitori vende sui minimi e acquista sui massimi.
Regola n.1 : acquistare nei periodi neri e vendere nei periodi floridi.
Oltre a questa semplice regola, che di sicuro in questo momento, starà facendo storcere il naso a qualche purista della materia, (ma noi non stiamo tenendo un corso universitario, e vogliamo soltanto farci capire ), un’ altra regola importante è la statistica e la storia :
ci sono momenti buoni per comprare e momenti buoni per vendere: è un dato ineluttabilmente storico, che nessuno può contraddire.
Quindi, ci chiediamo: perchè l’investitore deve rischiare in quei momenti in cui le probabilità non gli sono favorevoli? Non abbiamo ancora trovato risposta.
La statistica dice che fino a fine Novembre, i mercati azionari hanno una elevatissima probabilità di scendere ancora.
Oltre a tracciarci una mappa storica, che ci evidenzia il possibile scenario futuro, attraverso i nostri modelli, stiamo tracciando delle temporanee proiezioni di prezzo, che potete leggere sulle pagine del nostro Portale.

 Ecco i livelli da monitorare:Future Ftse Mib

Chiusure di settimana  confermate inferiori ai 22.060, avrebbero come obiettivo 21.675 e poi 20.950.  Ad oggi, non si negano ritorni in area 19.000/18.600 nel giro di qualche mese.

Future Dax

Chiusure di settimana   confermate inferiori ai 10.727 , avrebbero come obiettivo 10.317 e poi 9.859. Ad oggi, non si negano ritorni in area 8.700.

Future Eurostoxx

Chiusure di settimana  confermate inferiori ai 3.375, avrebbero come obiettivo 3.269 e poi 3.137. Ad oggi, non si negano ritorni in area 2.950.

S&P 500

Chiusure di settimana   confermate inferiori ai 2.081 , avrebbero come obiettivo 2.030 e poi 1.970. Ad oggi, non si negano ritorni in area 1.780.

Si procederà per steps, ma ad oggi non si nega l’ipotesi di  un panico natalizio