Mercati: frena l’entusiasmo Usa-Cina.Titoli al pit stop

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I mercati europei, ma anche quelli statunitensi, iniziano a sospettare che l’accordo Usa-Cina potrebbe non essere sufficiente.

Piazza Affari

La chiusura delle 17.30 vede il Ftse Mib a -0,01% (20.715 punti). Lo spread tra Bund tedeschi e Btp italiani è arrivato a 253,6 punti. Il rendimento sul decennale italiano invece è a 2,71%. Tra i titoli sotto osservazione restano Campari, Amplifon e Moncler . I tre occupano gli ultimi posti della classifica rispettivamente con -6,56%, -2,83%

e -2,56%. Per quanto riguarda Campari, peggiore del listino milanese, la colpa va ai conti. Il titolo, infatti, si appesantisce in borsa dopo la pubblicazione del bilancio. I numeri sono impietosi e vedono profitti netti adjusted a +6,8% ma meno delle attese. Buoni anche i dati sull’indebitamento, in calo, ma non quanto ci si aspettava. E se Campari, dopo i conti, conferma il suo dividendo, chi lo alza è Amplifon. Nel suo caso, infatti, il 2018 si è chiuso con ricavi a 1,37 mld di euro. Un traguardo che, tra le altre cose, ha permesso di aumentare del 27,3% la cedola rispetto al 2017.

Il resto dei mercati d’Europa

Per quanto riguarda il resto delle piazze europee, Parigi ha chiuso a 0,2%, il Dax di Francoforte è arrivato a 0,24% e il Ftse 100 di Londra a 0,7%. Nemmeno dall’altra parte dell’oceano Wall Street sembra essere particolarmente convinta. Alle 18 (ora italiana) infatti, l’S&P 500 perde lo 0,01%. Intanto il Nasdaq riesce a mantenersi sopra lo 0,15% e il Dow Jones ondeggia poco oltre 0,04%.

La situazione

La paura è che al di là di una firma sulla quale confluiscono non pochi interrogativi, l’accordo Usa-Cina in sé non basti. Il rallentamento globale potrebbe essere indipendente dal protezionismo messo in atto dalle due superpotenze. Il che renderebbe l’intesa se non superflua, certamente un evento dagli effetti passeggeri. Per questo motivo si preferisce restare in attesa della prossima riunione della Bce di giovedì.

Tra rallentamento e recessione

Ad ogni modo resta comunque un dato di fatto l’approccio dovish della maggior parte delle banche centrali. Soprattutto in vista di un Pil che per la Cina, alla fine del 2019, è già stato visto oscillare tra un minimo del 6% e un massimo fissato al 6,5%. Da qui le sempre più numerose domande: fino a quando il rallentamento resterà tale e non si trasformerà in recessione?

Titoli del Ftse Mib per il trading intraday

Abbiamo selezionato per alcuni titoli quotati a Piazza Affari, i target che potrebbero essere raggiunti nella giornata di domani  con probabilità del 90% e del 70%:

Titolo         Probabilità 90% Probabilità 70%

Atlantia         21,623                  21,677

FinecoBank  11,344                11,401

Attese sui mercati azionari

I pericoli di discese al momento non sono stai ancora sconfessati e quindi si consiglia prudenza.

Tendenza e proiezioni per la settimana del 4 marzo dei  mercati azionari europei
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Future Ftse Mib  Rialzo  21.225/21.070 20.705/20.585 20.335
Future Eurostoxx Rialzo 3.390/3.360 3.314/3.287 3.257
Future Dax Rialzo 11.866/11.800 11.601/11.529 11.396
Future Bund Laterale

Tendenza e proiezioni per la giornata del 6 marzo dei mercati azionari
strumento tendenza area di massimo area di minimo  punto di inversione
Future Ftse Mib Laterale  –
Eurostoxx Future Laterale
Future Dax Laterale  –
Future Bund  Laterale

Come regolarsi?

Al momento non ravvisiamo pericoli ma sarebbero preoccupanti solo chiusure giornaliere inferiore a:

Future Ftse Mib 20.620

Dax Future 11.519

Eurostoxx Future 3.295

Come al solito si procederà.

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