Mercati ribassisti: attese per la prossima settimana

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I dati macro condannano i mercati

Brutte notizie dall’Europa. Brutte notizie dalla Cina. Due cose che, a conti fatti, hanno pesato sull’Europa e che stanno pesando anche su Wall Street.

L’andamento delle Borse

Alla fine della giornata il Ftse Mib arriva a perdere lo 0,72% (18.910 punti) con uno spread che, almeno, è in discesa a 269 punti. Non va meglio però nel resto d’Europa. La campanella sorprende il Ftse 100 a -0,47%, il Cac 40 a -0,9% e il Dax a -0,55%.

Come detto anche Wall Street vede rosso. Nello stesso momento in cui il Vecchio Continente chiudeva i battenti, gli Stati Uniti combattevano contro un passivo dell’1,85% sul Dow Jones, dell’1,57% sull’S&P500 a dell’1,5% sul Nasdaq.

I motivi del calo dei mercati

Le tensioni commerciali tra Usa e Cina hanno lasciato il posto alle difficoltà interne in Europa. A questo si aggiunga anche la crescita pericolosamente in rallentamento di Pechino e il gioco è fatto. I dati macro del colosso asiatico infatti ha visto una produzione industriale a novembre  dello 5,4% su base annuale, in calo sul 5,9% di ottobre. Non solo. Risultato negativo anche per le vendite al dettaglio di novembre: 8,1% su base annuale, contro l’8,6% di ottobre e in calo sul consensus fissato all’8,8%. Numeri che inevitabilmente potrebbero spingere anche i vertici cinesi a premere per un accordo commerciale con Washington.

Top&Flop a Piazza Affari

Guardando a Piazza Affari, i migliori risultati sono stati ottenuti da Terna (0,98%), Poste Italiane (0.93%), Mediobanca (0,9%) e A2a (0,85%). Nella classifica dei peggiori, invece, si trovano nomi che si distaccano solo di qualche centesimo. In ordine decrescente ci sono: Pirelli (-2,63%), Tenaris (-2,25%), Ferrari (-2,23%), Brembo (-2,22%).

Debito Italia e dati macro eurozona: effetti sui mercati

Ma sull’Italia si presenta un’altra notizia, quella riguardante il debito pubblico. Banca d’Italia registra un aumento pari a 3,2. Una notizia che porta il saldo finale, da settembre a ottobre a 2.334,4 miliardi di euro.

Ma anche l’Europa ci mette del suo. In mattinata sono arrivati per primi i dati francesi dei Pmi sul manifatturiero: 49,7 di dicembre rispetto ai 50,8 del mese precedente. Per quanto riguarda l’indice Pmi servizi si è visto un saldo di 49,6 punti ben al di sotto dei 55 punti di novembre.

A spaventare di più però sono i risultati, anch’essi negativi, della Germania, tradizionale locomotiva d’Europa. Nel dettaglio il Pmi manifatturiero preliminare di Berlino è passato da 51,8 punti a dicembre a 51,8 di novembre. Il dato preliminare sui servizi, non è andato oltre i 52,5 punti rispetto ai 53,3 di novembre.

Analisi, attese e previsioni sui mercati azionari

Situazione grafica non chiara con il time frame giornaliero che torna a puntare al ribasso, quello settimanale al rialzo ed il mensile e trimestrale al ribasso. Bisogna procedere day by day tenendo presente che le possibilità sono o per continui alti e bassi o per ribassi. Difficile al momento l’ipotesi di un trend direzionale rialzista come poco affidabile qualsiasi previsione per la prossima settimana:

la ciclicità è per un rally natalizio, il trend non conferma.

Tendenza e proiezioni per la settimana del 17 dicembre dei principali mercati azionari europei
strumento tendenza area di massimo area di minimo punto di inversione
Future Ftse Mib Laterale   –   –  –
Future Eurostoxx Laterale  –  –  –
Future Dax Laterale  –  –  –
Future Bund Laterale  –  –  –

Tendenza e proiezioni per la giornata del 17  dicembre dei principali mercati azionari europei
strumento tendenza area di massimo area di minimo  punto di inversione
Future Ftse Mib Laterale Ribasso   –  –  –
Future Eurostoxx Laterale Ribasso    –  –
Future Dax Laterale Ribasso   –  –  –
Future Bund Laterale Ribasso   –   –  –