Mercati che tirano diritto. I titoli da monitorare

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Inflazione e PMI non spaventano i mercati

I dati sul costo della vita e sull’attività manifatturiera sono contrastanti. Ma non tanto da spaventare i mercati.

La panoramica sui mercati

Alle 12.45, infatti, il Ftse Mib viaggiava a +0,48% (20.748 punti). Lo spread tra Bund tedeschi e Btp italiani è arrivato a scendere fino a toccare quota 256 punti. Lo stesso dicasi per il rendimento del Btp con il suo 2,76%.

Il resto d’Europa

Gli altri mercati europei confermano il trend. Parigi vede un Cac 40 a 0,6% mentre il Dax di Francoforte arriva addirittura a superare la soglia dell’1% (1,02% per la precisione). Bene anche Londra che negli ultimi giorni aveva vissuto momenti di difficoltà con le ultime pressioni dalla Brexit. Per il Ftse 100 si intravede un +0,52%.

Dati PMI

Come detto all’inizio i mercati confermano un trend positivo nonostante i dati PMI non abbiano dato il risultato sperato. L’attività manifatturiera dell’eurozona, infatti, a febbraio non è andata oltre i 49,2 punti. Sotto le stime flash, ferme a 49,3 ma anche ben al di sotto dei 50,5 di gennaio. Una contrazione che, a conti fatti, è la settima consecutiva e che porta il livello del settore ai minimi da circa 5 anni a questa parte. Stando ai commenti di IHS Markit, si tratta della peggior performance dal giugno del 2013. Anche in considerazione del fatto che, in fase di contrazione è anche il sottoindice sulla produzione. In questo caso  si arriva a 49,4 da 50,5. Un elemento che fa sospettare fortemente un proseguimento del trend anche nel prossimo futuro.

Trend negativo anche in futuro

In particolare nel mirino degli osservatori ci sarebbe il trend negativo dei nuovi ordini, in calo maggiore rispetto alla produzione. Cosa significa questo? Che nel prossimo futuro sarà concreto il rischio di sovrapproduzione. Il tutto a discapito di possibili altre assunzioni. Non solo, ma si farà più concreto anche il pericolo di un taglio degli investimenti con strategie focalizzate, invece, sul taglio dei costi.

Anche la qualità dei dati spaventa ( ma i mercati snobbano!)

Germania e Italia guidano la classifica delle contrazioni. Ma se da un lato la presenza del tricolore non sorprende più di tanto, lo fa quello della Germania. Per quanto riguarda gli altri paesi, invece, Francia, Austria e Paesi Bassi non vanno oltre quella che viene definita una crescita “modesta. Maggior avversione al rischio che non deriva più solo dalla guerra commerciale Usa- Cina ma anche dalla Brexit e dalle sempre più numerose incertezze che porta con sé.

Piazza Affari: titoli e azioni verso nuovi rialzi

Quali sono i titoli che potrebbero aver già raggiunto un bottom relativo per poi ripartire al rialzo?

Banca Mediolanum buona area per acquisti multidays Stop a 5,91,

Piaggio 2,24/2,16  buona area per acquisti multidays Stop a 2,07,

Unicredit buona area per acquisti multidays Stop a 11,34.

Piazza Affari: idee per il trading sui titoli fino  alla chiusura odierna

Tendenza ribassista

La tendenza cambierà al superamento dei seguenti livelli:

Eni chiusure orarie superiori ai  15,27.

Telecom  chiusure orarie superiori ai  0,5409.

I livelli per il trading dei mercati azionari europei da monitorare fino  alla chiusura odierna (livelli  settimanali da monitorare)

Attendiamo un ridimensionamento delle quotazioni nel pomeriggio.

Quali supporti e resistenze monitorare nelle prossime ore?

Tendenza rialzista

La tendenza cambierà al superamento dei seguenti livelli:

Dax  Future  chiusure orarie inferiori ai  11.520

Ftse Mib  Future   chiusure orarie inferiori ai  20.735

Eurostoxx Future   chiusure orarie inferiori ai  3.295

Tendenza ribassista

Bund Future chiusure orarie superiori  ai  165,38

Approfondimento  

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