Mercati e lo smacco più inatteso nel 2019

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Di bilanci a fine anno se ne fanno sempre tanti. Ma dicembre è anche il mese delle previsioni. Soprattutto sui mercati, dove l’asso nella manica è riuscire a prevedere l’imprevedibile.

Tutti i problemi sul tavolo dei mercati

Sebbene possa sembrare semplicemente un gioco, dopo quanto visto a Wall Street in molti hanno allargato il loro spettro d’azione.

Un primo esempio può essere dato dal petrolio. Nel giro di 5 settimane tra ottobre e novembre, il greggio è crollato da “previsioni per un barile a 100 dollari” a “mercato orso”. Per non parlare, poi, dell’escalation della guerra dei dazi. Guerra che, ad un certo punto, ha rischiato, con l’arresto del CFO di Huawei, di trasferirsi su un piano addirittura bellico. Per di più un’ulteriore evoluzione è attesa per il primo marzo ovvero quando i colloqui avviati dovrebbero (in teoria) portare ad una soluzione. Se ci sarà.

Ancora esempi?

La Brexit. Chi avrebbe mai pensato al caos arrivato su Londra? Nessuno, ad inizio anno, avrebbe ipotizzato quanto poi verificatosi nella realtà. Sempre che, in queste ultime ore, non arrivino altri colpi di scena. Il che non è da escludersi.

Per questi (e altri) motivi non ci si sorprende più se alcuni mettono tra i prossimi rischi anche un possibile impeachment del Presidente Usa Donald Trump. Ancora di più se si pensa che dal 3 gennaio la composizione del Congresso cambierà. Dopo quella data, infatti, arriveranno i deputati eletti durante le elezioni di midterm. Allora la Camera tornerà in mano ai democratici e il Senato vedrà rafforzata la presenza dei repubblicani.

L’impeachment e i mercati

Ma l’impeachment di Trump è stato raramente discusso come un fattore destabilizzante per il mercato. Per più di un motivo. Prima di tutto perchè non è chiaro se i democratici approfitteranno della maggioranza alla Camera per avviare il tortuoso iter. Inoltre, a prescindere da questo, di sicuro paralizzerà i lavori del Congresso (tutto) oltre che indebolire i mercati. Senza contare che porterebbe problemi anche allo stesso Trump, impossibilitato nel portare avanti il resto dell’agenda politica.

Prima lo shutdown

Infatti questo eventuale ed ipotetico impeachment arriverebbe in parallelo alle decisioni della Federal Reserve sulla politica monetaria. La stessa politica monetaria che Trump ha pesantemente criticato. Tanto da far credere possibile un licenziamento del governatore Jerome Powell per volontà dello stesso presidente. Ma, paradossalmente, tutto questo sarà rimandato a data da destinarsi. Il motivo? Prima di tutto dovrà risolversi lo shutdown. Fino a che il blocco parziale delle attività amministrative non sarà superato, nessuno potrà fare niente.