I grafici mostrano un ritorno dei massimi degli indici con alcuni settori nonostante tutte le paure che si stanno notando sui mercati. Della stessa idea e strategia di ProiezionidiBorsa è anche Bank of America.
Trend rialzista? Solo in pausa
Trend rialzista su S&P 500 e settore tecnologia, almeno stando a quello che prevede Bank of America Merril. trend che spingerà le scorte ulteriormente verso nuovi livelli record. Un ottimismo che contrasta con quanto sta accadendo sui mercati in queste ore. Con la conferma della rottura delle trattative tra Usa e Cina per la famosa guerra commerciale, i mercati hanno virato decisamente al ribasso. Soprattutto dopo l’apertura di Wall Street la cui pesantezza ha zavorrato l’Europa.
Infatti alle 16.10 ora italiana l’S&P 500 perde l’1,10%, il Dow l’1,15% e il Nasdaq addirittura l’1,5%.
Mercati: il problema è una questione geopolitica
Nessuna paura per Stephen Suttmeier, stratega tecnico del core equity di Bofa, secondo cui si tratterebbe solo di una pausa sul rally. Guardando su un raggio ben più lungo e cioè su 40 settimane e 200 settimane i grafici in mano all’esperto sono inequivocabili: luglio e agosto saranno in crescendo. Il motivo? Il sell off è dettato da una questione macro, un incidente diplomatico senza dubbio rilevante, ma che non cambia la sostanza delle cose.
E soprattutto i fondamentali.
Mercati: target e settori
Al peggio, Suttmeier stima che l’indice S P 500 potrebbe scendere appena sotto 2.800, una piccola pausa, prima che ci si spinga nuovamente ai massimi con un target da lui fissato a 3.250 entro un anno circa.
A guidare la corsa sarà il settore tecnologico, in particolare il segmento di software e servizi anche se hardware e semiconduttori non saranno da meno. In altre parole si tratta di una crescita secolare per la tecnologia.
La cena della speranza
Intanto dai giornali arriva una notizia a metà strada tra la cronaca e il gossip. Liu He, vice premier cinese sarà a cena con la delegazione statunitense, poco prima dell’arrivo delle tariffe sui 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi. In particolare con il rappresentante del commercio statunitense Robert Lighthizer.
Si tratterebbe, a questo punto, dell’ultima speranza per un possibile accordo in extremis anche se da più parti fanno notare che anche la delegazione cinese è ormai scettica su possibili progressi.