Piazza Affari ha registrato il più classico dei comportamenti in caso di crollo dei mercati: in attivo solo le utility.
Piazza Affari
Il Ftse Mib, che ieri aveva intravisto un poco di fiducia con il suo 0,79%, oggi è crollato a -2,41% (21.046 punti) mettendo a rischio anche la soglia dei 21mila punti che però ancora reggono. Risalito immediatamente anche lo spread, cioè il differenziale tra Bund tedeschi e Btp italiani, a 2013,8 punti mentre il rendimento del decennale tricolore è rimasto praticamente invariato (1,553 contro i precedenti 1,562%).
Mercati europei
Devastante anche il panorama sul resto del Vecchio Continente con Parigi che chiude a -3,57%. Non è da meno il Dax di Francoforte a -3,11%e il Ftse 100 di Londra a -2,34%. A spaventare è anche la minaccia di una possibile guerra commerciale Usa-Ue visto l’annuncio che tra qualche ora farà il presidente Usa Donald Trump. Annuncio che a molti ha ricordato le minacce di maggio quando l’inquilino della Casa Bianca si riservò del tempo prima di prendere una decisione contro il settore auto e alimentare europeo. Dazi in arrivo dunque per l’Europa?
I mercati azionari di Wall Street
In realtà però, anche Wall Street non sembra averla presa bene visto che poco prima delle 18 (ora italiana ) l’S&P 500 perdeva l’1,18%, il Dow arrivava a -1,08% e il Nasdaq registrava un -1,6%. In questo caso, però, la minaccia, per quanto in arrivo sempre dalla stessa fonte (Trump) era più ampia visto che riguardava i dazi del 10% (poi a 25%) che con ogni probabilità potrebbero arrivare sui restanti 300 miliardi di dollari di merci cinesi importate dagli Usa. Dal primo settembre, dunque, tutti gli articoli che entreranno da Pechino su territorio statunitense saranno soggetti a tassazione extra. Infatti le tariffe decise da Trump si vanno a sommare alle altre già in vigore su circa 250 miliardi di dollari di merce sempre sull’export della Cina.
Chi resiste a Piazza Affari?
Come detto, sul panorama italiano a reggere il colpo sono le utility, A2a, Terna, Italgas, le uniche, tra l’altro, a registrare il segno più, rispettivamente con 1,45% 0,43%, 0,07%. Tra i peggiori Pirelli (-6,9%), Cnh Industrial (6,76%) ed STM (6,67%).
Mercati a gambe levate verso i minimi proiettati
I mercati affossati dal panico si continuano a indirizzare verso le aree di minimo proiettate per il periodo 1 luglio/30 dicembre . Abbiamo 80% di probabilità che settimana prossima fra lunedì e martedì possano formarsi i prodromi di una nuova gamba rialzista. Per la settimana successiva queste probabilità sono del 70%.
In “parole povere “: se non si riparte al rialzo entro il 9 agosto la situazione potrebbe diventare preoccupante. Ma procediamo per gradi.
Quali sono i livelli che faranno ripartire nuovi acquisti sin da subito?
Mercati: i livelli di breve
Chiusure giornaliere superiori a:
Dow Jones
26.570
8.326
S&P 500
2.946
Ftse Mib Future
21.300
Dax Future
12.071
Eurostoxx Future
3.433
Come al solito si procederà per step.
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