Mercati: timori dalle banche centrali. I livelli intraday

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Continuano ad essere deboli i mercati europei, una debolezza che nasce da timori ben precisi.

La panoramica sul Ftse Mib

Alle 12.30 infatti Piazza Affari registrava un saldo parziale di -0,45% (19.719 punti). Lo spread tra Bund e Btp arrivava a 249 punti e il rendimento sul decennale italiano era del 2,7%. Proprio sullo spread si stanno concentrando le paure degli analisti. L’attenzione è rivolta verso le parole del governatore della banca centrale europea Mario Draghi che oggi parlerà al Parlamento europeo.

Poche le armi delle banche centrali

I timori nascono dal fatto che la Bce sarebbe orientata verso il rallentamento della strada per la normalizzazione della politica monetaria. Un rallentamento che si rende necessario dopo la constatazione da parte di Draghi stesso della flessione sull’economia europea in primis ma anche mondiale. L’ultimo dato è quello che arriva oggi dalla produzione industriale della Cina, praticamente dimezzata. Numeri alla mano, i profitti  per il 2018 sono aumentati del 10,3% contro il 21% del 2017. In contemporanea, mercoledì prossimo la Fed non dovrebbe annunciare nessun cambio sui tassi di interesse (fermi al range tra 2,25% e 2,5%).

I mercati europei

Una conferma, dunque del fatto che l’economia mondiale non è più in grado di reggere quanto finora prospettato. Con ogni probabilità anche il resto delle piazze di scambio se ne sono accorte. Alle 12.40 infatti Parigi con il Cac 40 seguiva il Ftse Mib a 0,46% in negativo. Un livello molto simile si vedeva sul Ftse 100 a -0,41%. Chi invece riesce ad arginare le perdite, almeno nella prima metà della seduta, è il Dax di Francoforte con -0,27%.

L’EUR/USD

Il cross euro/dollaro resta ad un passo da quota 1,14 a 1,1398, caratterizzato più che altro da un rafforzamento dell’euro. Le prospettive per il dollaro, almeno a giudicare da quanto comunicato da Morgan Stanley, potrebbero essere invece di indebolimento. La view ribassista nasce non tanto dai timori di una possibile flessione dell’economia Usa quanto dal fatto che il settore del credito a stelle e strisce, secondo la banca statunitense, è ancora relativamente vulnerabile.

Tornando a Piazza Affari i titoli migliori della mattinata sono stati Azimut Holding con un vantaggio che alle 12.30 arrivava al 3,3%. Secondo posto per Buzzi Unicem a 1,9% e terzo per Juventus Football Club a 1,6%.

I valori da monitorare per le borse europee fino alla chiusura odierna (livelli  di lungo da monitorare)

I mercati europei conservano tendenza rialzista  nonostante una debolezza mattutina

Il rialzo continuerà? Quali supporti monitorare nelle prossime ore?

Tendenza rialzista

Il movimento  in corso  verrà archiviato

Ftse Mib  Future  da chiusure orarie inferiori ai  19.630

Dax  Future da chiusure orarie inferiori ai  11.207

Eurostoxx Future  da chiusure orarie inferiori ai  3.130

Tendenza ribassista

Bund Future  da chiusure orarie superiori ai  165,28