Mercati azionari: vicina una correzione fra il 5 ed il 7% almeno!

Portofino

Nel 90% dei casi, i mercati si muovono in base a leggi della matematica e della fisica, e ad un’armonia insita in ogni evento della nostra vita.

Gli ultimi mesi e la loro volatilità da news driven, rappresentano un’eccezione, che presto rientrerà nei ranghi.

Il mercato ha in sè la capacità di autocorreggere ogni eccesso e di dare a Cesare quello che è di Cesare: nessuno si creasse illusioni, perchè a questa regola non c’è scampo.

Se una Azienda, in base ai multipli è fallimentare o un’Azienda è solida ma le quotazioni sono scese del 60/70%, entro un certo lasso di tempo, tutto sarà ristabilito.

Questo va ricordato anche a tutti coloro che a 2,40 del 10 Gennaio circa dicevano che Unicredit andava venduta.

A quel prezzo più o meno, si compravano solo le sedi delle Banche o forse solo i computers nelle filiali.

Veniamo ai mercati.

Ci troviamo sui livelli di massimo mensili proiettati e da questi si potrebbe scendere.

Ma non solo, la preoccupazione viene dalla nuova legge della vibrazione che dice che manca meno dell ‘uno per cento al raggiungimento di tutti gli obiettivi naturali.

Quali erano questi obiettivi?

Entro 30 giorni di borsa aperta dal 9 Gennaio,
il Future Ftse Mib avrebbe dovuto raggiungere 16.965;
il Future Dax 6.846
il Future Eurostoxx 2.649
lo S&P 500 1.376

Ci siamo quasi, è questione di ore o di qualche giorno.

Da questi livelli , in base alla nuova legge della vibrazione potrebbe iniziare una correzione fra il 5 ed il 7% almeno, con massima estensione fra il 10 ed il 15%!

E’ questione di giorni,se non di ore.

L’alternativa a questo scenario sarebbe una ulteriore estenuante fase laterale.

Il nostro consiglio?

Incominciare a chiudere tutte le posizioni Long di breve e attendere un segnale ribassista, che ancora non c’è ma molto probabilmente presto si vedrà.

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