Mercati azionari in ordine sparso con l’Europa che marcia per inerzia oggi. Unica eccezione: Piazza Affari.
Piazza Affari
Allo scadere delle contrattazioni il listino milanese presentava un conto in positivo di 0,82% (20.630 punti). Una situazione che si era evidenziata già durante l’avvio della mattinata quando il Ftse Mib staccava le altre borse europee. Una conferma arriva anche dallo spread, cioè il differenziale tra i Bund tedeschi e i Btp italiani, che è sceso fino a 261 punti. Cali sensibili anche sul fronte dell’obbligazionario, infatti il rendimento del decennale tricolore è arrivato al 2,38%.
Mercati azionari europei
Come detto il resto del Vecchio Continente si presenta in ordine sparso. In Germania la situazione del Dax porta Francoforte ad arrivare al suono della campanella con un saldo finale di 0,44%. La Francia, invece, vede il suo Cac 40 chiudere, a Parigi, sul filo della parità a 0,01%. Lo stesso dicasi per Londra anch’essa con un Ftse 100 a 0,01%. L’Inghilterra, infatti, si sta dibattendo nel sempre più lungo ed annoso problema Brexit.
Brexit: l’enigma Johnson
Brexit che ultimamente si è complicata con le dimissioni del premier conservatore Theresa May non solo da Downing Street ma anche, come prevede la procedura, anche dai vertici del suo partito. Tutto questo ha portato il partito dei Tory a cercare un nuovo leader. Attualmente il primo round della sfida che vede circa 10 pretendenti, è stato vinto da Boris Johnson, ex sindaco di Londra e sostenitore della hard Brexit. Nelle ultime ore, però, l’eccentrico politico potrebbe aver addolcito i toni anche in vista di una serie di possibili incontri con i leader dell’Ue.
Mercati azionari di Wall Street
Dall’altra parte dell’oceano, invece, le borse statunitensi appaiono più sicure di quelle europee già in apertura. Alle 16.44 (or italiana ) il Nasdaq viaggiava a 0,6% in territorio positivo mentre l’S&P 500 e il Dow Jones procedevano rispettivamente a 0,4% e 0,3%. Tra gli avvenimenti da sottolineare sul mercato statunitense, e più in generale delle materie prime, c’è il rialzo del petrolio. Dopo alcune sedute di ribassi, che hanno spinto il barile ai minimi da 5 mesi, oggi le quotazioni evidenziano una fase di ripresa. Nello specifico il Brent, poco prima delle 17 (ora italiana ) viaggia a +2,8% (61,65 dollari al barile) mentre il Wti supera il 3,1% (52,7 dollari).
Mercati azionari ad un punto decisivo
Al momento tutti gli indici internazionali non hanno abbandonato il trend rialzista nemmeno di breve e quindi si “scommette” su ulteriori rialzi.
Quali sono i livelli da monitorare che non devono cedere per mantenere il trend al rialzo di breve?
Dow Jones
25.767
Nasdaq C.
7.647
S&P 500
2.851
Dax Future
12.050
Eurostoxx Future
3.376
Ftse Mib Future
20.330
Bund Future
170,96