Quando Mark Twain parlava di mercati azionari, diceva che ogni mese e non solo ottobre poteva rappresentare un’insidia. Solitamente il frattale annuale del Dow Jones, indice più che rappresentativo di Wall Street sembra ripetersi negli annali storici in questo modo:
rialzo da gennaio a marzo per poi lasciare spazio ad un ritracciamento nel mese di aprile. Nuovo rialzo fino alla fine di maggio e poi il sell in may ovvero ribassi fino ad ottobre. Quindi, il rally natalizio.
Gennaio e ottobre sono due mesi di minimi e rappresentano due occasioni straordinarie di acquisto.
Infatti chi acquista a fine ottobre e mantiene fino al 30 maggio storicamente ottiene performances migliori rispetto a tutti gli altri periodi del mese. Solitamente i massimi annuali vengono segnati a dicembre e i minimi entro il mese di febbraio.
Uno choc dei mercati azionari alle porte?
Oggi scade un nostro setup annuale (sono date di probabile inversione) e molti in giro già si sono fasciati la testa in attesa di forti ribassi. Leggende metropolitane vogliono che la FED stia iniettando liquidità nel sistema perchè nasconde qualche bubbone stile anno 2008.
In verità qualsiasi dato economico e qualsiasi buco del sistema dovrebbe ravvisarsi nei dati economici e molti forse non ricordano che la situazione subprime era chiara ed evidente in diversi dati economici.
Quindi prima di parlare di choc alle porte e questo è un invito anche a qualche addetto ai lavori bisogna ricordare che:
a) i mercati azionari americani sono sui massimi;
b) il PIL americano è superiore al 2%;
c) la disoccupazione è sui minimi;
d) l’inflazione è sotto controllo;
e) il PMI è sopra 50;
f) le trimestrali sono state migliori delle attese;
g) la FED abbassando i tassi ha anticipato e dovrebbe evitare rallentamenti futuri dell’economia. Sono pronti eventuali ulteriori tagli dei tassi.
h) i dazi non hanno inficiato più di tanto la situazione economica globale.
Veniamo ai mercati
La nostra view di lungo rimane rialzista fino a quando:
S&P 500
Primario supporto 2.822.
La proiezione cambia in chiusura settimanale inferiore ai ai 2.727.
Dax Future
Primario supporto 11.257.
La proiezione cambia in chiusura settimanale inferiore ai 11.265.
Eurostoxx Future
Primario supporto 3.231.
La proiezione cambia in chiusura settimanale inferiore ai 3.188.
Ftse Mib Future
Primario supporto 19.920.
La proiezione cambia in chiusura settimanale inferiore ai 19.350.
Mercati azionari di breve termine
Proiezioni dei prezzi dal 20 settembre al 30 ottobre
S&P 500
area di minimo 2.953/2.990
area di massimo 3.087/3.120
La proiezione cambia in chiusura giornaliera inferiore ai 2.890
Dax Future
area di minimo 12.147/12.317
area di massimo 12.793/13.000
La proiezione cambia in chiusura giornaliera inferiore ai 11.845
Eurostoxx Future
area di minimo 3.459/3.519
area di massimo 3.648/3.701
La proiezione cambia in chiusura giornaliera inferiore ai 3.386
Ftse Mib Future
area di minimo 21.610/21.905
area di massimo 22.675/23.000
La proiezione cambia in chiusura giornaliera inferiore ai 21.130
Cosa aggiungere?
Le probabilità per un forte ribasso alle porte non sono ancora evidenti, anzi quello in corso è un mero aggiustamento tecnico. e dovrebbe portare alla fromazione dei minimi di periodo (come da proiezione).
Ecco le probabilità al momento:
18% che i minimi di agosto possano essere violati al ribasso entro il mese di dicembre;
19% che i minimi di settembre verranno violati al ribasso in ottobre.
Si procederà per step.
Approfondimento
Articoli precedenti sugli indici azionari indicati nell’articolo