Mentre tutti parlano di ribasso da almeno una decina di giorni, i mercati azionari continuano a macinare nuovi rialzi.
A titolo informativo, ancora oggi, sia FEI che TC2, non hanno ancora generato nessun segnale Short, ma continuano ad evidenziare continuazione rialzista, anche se la velocità è cambiata.
Imminente, è però,la scadenza di un setup della Bussola di Wall Street, ed è ormai quasi certo l’ avvicendarsi di un setup del Top or Bottom.
Cosa ci aspetta?
Uno stop, è vicinissimo, ma si verificherà proprio nel momento che nessuno se l’aspetta, e proprio quando nessuno oramai più ci crederà!
Ma sarà ritracciamento o correzione?
Vediamo cosa dice la statistica:
Il numero di volte in cui un massimo (minimo) annuale si è verificato in un
determinato mese dal 1881 al 2010 è così ripartito
Gennaio: 26 massimi (29 minimi).
Di conseguenza, dopo un periodo prolungato di rialzi, le possibilità di raggiungere un massimo sono nettamente a favore dei mesi di Dicembre e Gennaio.
Se poi prendiamo in considerazione i massimi e i minimi contemporaneamente,
possiamo notare che i mesi di Gennaio e Dicembre sono quelli cha hanno registrato il
maggior numero sia di massimi che di minimi, diventando, così, i mesi più significativi per cogliere un cambiamento del trend sia al rialzo che al ribasso.
Nel breve alcuni oscillatori ravvisano particolari eccessi.
Cosa dovrebbe far scendere i Mercati?
Potrebbe essere un evento ripetitivo?
La scadenza imminente di un fattore ripetitivo, abbinato ad un’automodifica del Top or Bottom e alla scadenza di un setup della Bussola di Wall Street, potrebbe essere un buon momento per far “rifiatare” di un bel pò i mercati.