Nei nostri articoli (Quali sono le condizioni per un tracollo dei mercati finanziari? Un approccio statistico, quantitativo e macro-economico, I mercati americani attratti dal “limite invalicabile” viaggiano verso l’inversione di tendenza, L’euforia può far male? La tempesta perfetta sta per abbattersi sui mercati finanziari. La view fino a fine 2018.) spesso ripetiamo che l’approccio ai mercati finanziari deve essere quello degli esploratori che si avventurano in territori sconosciuti di cui si conosce approssimativamente la mappa.
Quest’ultima serve per orientarsi a grandi linee, ma deve essere l’osservazione del territorio a guidarci e a evitarci problemi.
La nostra mappa sui mercati finanziari è quella che ci siamo costruiti utilizzando le serie storiche (Il codice dei mercati finanziari).
Il territorio sono i grafici di borsa in tempo reale che analizziamo con i nostri metodi proprietari.
Un altro fattore molto importante, poi, è la percezione del territorio che ci circonda. Possono esserci, infatti, indizi che possono presagire qualche pericolo. Immaginate di camminare in un bosco su un sentiero previsto dalla vostra mappa e che all’improvviso vedete scappare nella direzione opposta gli animali di piccola taglia. Sicuramente c’è qualche pericolo in agguato.
Quello che abbiamo scoperto durante la nostra esperienza ultra decennale sui mercati finanziari è che quando mappa e territorio coincidono abbiamo altissime probabilità di non andare a sbattere contro qualche ostacolo imprevisto. Tuttavia non bisogna abbassare la guardia e prestare attenzione agli indizi che provengono dal territorio.
La settimana appena conclusasi ha visto le quotazioni reali segnare, nel grafico seguente, un massimo settimana scorsa e accennare una discesa. L’aspetto interessante è che la previsione due settimane fa prevedeva un massimo seguito da una forte discesa.
Che tra una previsione effettuata 20 anni prima e le quotazioni reali ci sia uno sfasamento di due settimane è poca cosa.
Se settimana prossima dovesse confermare la tendenza della settimana appena conclusasi allora dovremmo incominciare seriamente a preoccuparci.
D’altra parte in un altro ampio articolo abbiamo discusso le condizioni affinché si materializzi il ribasso previsto dal frattale previsionale (Quali sono le condizioni per un tracollo dei mercati finanziari? Un approccio statistico, quantitativo e macro-economico). Inoltre il VIX ha segnato i suoi minimi storici e sembra pronto per ripartire. Del VIX abbiamo parlato nell’articolo Il VIX ha raggiunto nuovi minimi storici. Un’altra bolla sta per scoppiare?, mentre il grafico aggiornato è riportato qui di seguito e mostra come la volatilità sia in aumento.
Ma cosa ci dice l’andamento reale dei prezzi?
Analisi sullo S&P 500
Dopo tre settimane di tenuta, il supporto in area 2463 ha ceduto, insieme al supporto dinamico (linea blu), facendo emergere i primi segnali di debolezza. Una prima ancora di salvezza (supporto) passa per area 2400.
Chiaramente non ancora tutto. Il TC2plus è ancora long e, tipicamente, dopo un minimo del VIX passano alcuni mesi prima che parta il vero e proprio ribasso. Tuttavia bisogna stare in guarda in quanto il momento è veramente molto delicato e il timing di uscita/entrata dai mercati potrebbe decidere la vita o la morte finanziaria di molte persone come accaduto negli anni scorsi.
Qualora l’inversione ribassista dovesse essere confermata, allo stato attuale il I° obiettivo naturale si troverebbe in area 2200, il II° in area 1900 e infine il III° in area 1650. Il potenziale ribasso, quindi, potrebbe essere del 40% circa. Chiaramente questi obiettivi andranno ricalcolati con precisione non appena sarà confermata l’inversione ribassista.