Mercati in ordine sparso. Non è andata bene per Piazza Affari questa giornata. Insieme a Wall Street accusa ancora il colpo.
Piazza Affari
Giornata difficile oggi per il Ftse Mib che dopo un incoraggiante 0,68% di ieri, oggi, complici anche le ultime vicissitudini della politica, ha chiuso a 0,45% (20.538 punti). Per quanto riguarda lo spread, cioè il differenziale tra Btp italiani e Bund tedeschi, si assesta a 199 punti, mentre il rendimento del decennale tricolore segna 1,392% in netto calo anch’esso.
Il caso Unicredit
In particolare, a Piazza Affari, oggi, è scoppiato il caso Unicredit. La banca guidata da Jean Pierre Mustier, amministratore delegato, ha deluso le attese. Infatti si parla di 1,85 miliardi di utile contro le attese di 2,1 miliardi di euro. Oltre ai ricavi definiti deludenti (4,5 miliardi invece dei 4,7 previsti) non è piaciuto nemmeno il taglio della guidance per i ricavi del 2019, rivisti al ribasso: da 19 a 18,7 mld. Risultato: Unicredit è la peggiore di Piazza Affari a -5,5%.
Mercati europei
A differenza del Ftse Mib, le altre piazze di scambio riescono, se non a brillare, per lo meno a restare a galla. Parigi vede la fine delle contrattazioni a 0,53%. Il Dax invece chiude a 0,63%. Positivo anche il Ftse 100 con un saldo finale di 0,33%.
Wall Street
Le cose, invece, non vanno molto bene a Wall Street visto che alle 17,30 i tre indici maggiori sono in negativo. Infatti l’S&P 500 perde lo 0,9% seguito a ruota dal Dow a -1,3%. Chi riesce ad arginare le perdite, pur restando comunque in territorio negativo, è il Nasdaq a -0,5%.
Oro e Bund
Ancora più dell’azionario, però, l’attenzione dovrebbe essere attirata dall’andamento dell’oro e da quello dei bund tedeschi. A causa delle paure da guerra commerciale, gli investitori temono un ulteriore rallentamento economico, oltre quello già prospettato nei mesi scorsi. Da qui la rincorsa al bene rifugio per eccellenza, rappresentato dall’oro arrivato ai massimi da sei anni. Poco dopo le 17.30, infatti, il metallo giallo aveva superato i 1500 dollari l’oncia. Inversamente proporzionale, invece, come sempre in questi casi, è il rendimento dei titoli di stato tedeschi, arrivati ai minimi storici. In particolare il Bund segna quota -0,6%. In tutto questo il VIX, l’indice che misura la volatilità dei mercati, ha segnato quasi un + 75% in poco più di 30 giorni.
Mercati azionari: bottom in costruzione
Stiamo testando per alcuni indici azionari le aree di minimo proiettate per il periodo 1 luglio/30 dicembre e potremmo essere vicini anche ad un’inversione rialzista. Da domani in poi si ragionerà in questo modo: bottom fatto o nuovi affondi?
Quali sono i livelli che faranno ripartire nuovi acquisti sin da subito?
I livelli di breve da monitorare
Chiusure giornaliere superiori a:
Dow Jones
26.261
7.836
S&P 500
2.901
Ftse Mib Future
21.300
Dax Future
11.742
Eurostoxx Future
3.436
Come al solito si procederà per step.
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