Mercati azionari: bivio e prospettive

Portofino

Dopo il consistente ribasso, intervenuto sui principali mercati azionari internazionali, è opportuno domandarsi cosa ci riservi il futuro e, soprattutto, se effettivamente sia stato definitivamente abbandonato il trend rialzista, iniziato a marzo 2009.

Per rispondere a tale domanda, risulta utile, intanto, separare la posizione tecnica del Dax da quella degli altri principali indici internazionali, in quanto, mentre il primo risulta ancora inserito in un trend rialzista di fondo, gli altri, compreso il Dow Jones, paiono potenzialmente aver abbandonato, quanto meno con riferimento al time frame giornaliero, il bordo inferiore dei rispettivi canali rialzisti di lungo termine, quindi nell’ottica dell’analisi classica, si usa dire che sono entrati in una fase di possibile inversione di lungo, ma tale assunto richiede ulteriori conferme.

Su tutti, dedichiamo in particolare la presente analisi al Dow Jones, quale indice che esprime il trend dominante a livello internazionale e, vista l’elevata correlazione con le altre borse, queste ultime dovrebbero quindi seguire analoga dinamica.

Tutti gli indici, comunque, paiono aver raggiunto proiezioni di prezzo e tempo, da cui ripartire per una reazione rialzista, anche di una certa consistenza, segnale rafforzato da talune indicazioni algoritmiche.

Ma tale reazione, al momento, pare essere già incanalata, per taluni tipi di analisi, in un trend di potenziale lungo termine, delimitato come segue sul Dow:

la retta di resistenza del potenziale canale ribassista di lungo, interseca i massimi di ottobre 2007, e di maggio e luglio di quest’anno, mentre il relativo bordo inferiore aveva già svolto funzione di resistenza, intersecando i massimi di agosto 2008 e di aprile 2010, ed ora funge da supporto, da cui è partita l’attuale fase di rimbalzo.

Probabilmente, come indicato dal dna borsistico di quest’anno, la fase di volatilità è destinata ancora a perdurare, tra altri e bassi, mentre nel breve si prospetta una reazione rialzista, i cui esiti determineranno il probabile futuro dei mercati.

Infatti, dopo la fuoriuscita da un canale di lungo, possono verificarsi tre ipotesi di fondo, che confermano o meno le ipotesi ribassiste.

Dopo una prima fase di ribasso, si conferma una prospettiva di lungo ribassista, se si rompono i minimi raggiunti dopo la prima reazione di breve/medio, che probabilmente possiamo già identificare, per il Dow Jones, con l’attuale minimi a 10809.

La ripresa del trend rialzista di lungo, invece, richiede, in una prima ipotesi, che i corsi rientrino nel canale rialzista primario, la cui ex retta di supporto, ora di resistenza, attualmente interseca l’area 12100, mentre ulteriore segnale rialzista si avrebbe al superamento della retta di resistenza di medio/lungo, attualmente prossima ai massimi annuali.

Tale indicazioni grafiche necessiteranno di filtri di prezzo o tempo, per essere convalidate, al fine di evitare falsi segnali.

Ulteriore alternativa è una fase di ampia lateralità, oscillante entro tali estremi, e tale da configurare l’attuale area di prezzo come coincidente con i minimi annuali.

Nel frattempo, in termini temporali, il dna dell’anno in corso rende probabile una fase rialzista, o quanto meno laterale, della durata di alcune settimane, che dovrebbe vedere un movimento corale dei principali indici internazionali.

Comunque, come dicevamo, il Dax si colloca invece ancora all’interno di un canale rialzista di lungo, sul quale le quotazioni hanno oggi rimbalzato, producendo un potenziale segnale di ripresa rialzista. Seguiremo, quindi, le evoluzioni dei corsi, e vedremo quale scenario prevarrà.

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