Mercati azionari americani: è iniziata la lotta in prossimità del “limite invalicabile”

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Settimana scorsa scrivevamo (Mercati azionari americani: siamo pronti per un bell’affondo ribassista? Sarebbe salutare soprattutto per i rialzisti!)

La settimana appena conclusasi ha visto ha visto le quotazioni non solo raggiungere, ma anche superare, il limite invalicabile. A questo punto diventano molto probabili discese delle quotazioni. Sul timing, invece, il raggiungimento del limite invalicabile non è garanzia di discesa immediata (potrebbe verificarsi anche una fase laterale!) Può capitare, infatti, che le quotazioni stazionino sopra tale livello anche per 4/5 barre prima di prendere la direzione attesa.

Ricordiamo inoltre che le statistiche non sono al 100% e non sono infallibili e quindi chi comanda è sempre il trend e non si opera MAI contro trend.

Poiché, almeno sul time frame settimanale, non abbiamo strumenti per calcolare eventuali ulteriori allunghi rialzisti, possiamo ragionare sugli obiettivi al ribasso in caso di inversione ribassista. Il primo punto di approdo in caso di inversione al ribasso si trova in area 2300. Questo livello, dove passava anche il II° obiettivo naturale, è particolarmente importante. La sua rottura, infatti, aprirebbe a una discesa che troverebbe la sua conclusione naturale sono in area 1600.

A questo punto della storia va detto che una discesa limitata in area 2300 sarebbe salutare soprattutto per il rialzisti. Servirebbe, infatti, da catapulta per portare le quotazioni su fino in area 3000.

La settimana appena conclusasi ha visto le quotazioni interessare il supporto in area 2558 (III° obiettivo naturale/limite invalicabile) senza, però, riuscire a romperlo al ribasso.

Settimana prossima dovrebbe essere il palcoscenico di un nuovo tentativo di rottura di questo livello.

Prestare molta attenzione.