Presto i mercati azionari americani potrebbero vedere forti guadagni. Ma a condizioni precise. Ecco quali
La panoramica
La situazione sui mercati azionari, attualmente, è molto complessa. Le banche centrali hanno permesso una cavalcata dei mercati che ha portato il primo trimestre ad essere uno dei migliori negli ultimi decenni su entrambe le sponde dell’oceano. Ma le strategie ultra decennali delle stesse banche non sembrano aver portato forza sull’economia reale mondiale. Risultato: una cavalcata sui mercati per le azioni, in un mercato che ha avuto tanta paura alla fine del 2018.
Da qui le previsioni di un +10-15% di potenziale ritorno sui mercati statunitensi, come sottolineato da Timothy Lesko di Granite Investment Advisors.
Mercati azionari americani al rialzo. A condizione che…
Restano però delle condizioni per il medio periodo. La prima è che i tassi della Fed restino bassi e la politica monetaria in generale si confermi accondiscendente. La seconda riguarda l’ormai lunghissima trattativa tra Stati Uniti e Cina. E non solo, sullo spettro delle valutazioni c’è anche un’altra serie di colloqui tra Usa ed Europa.
Se le parti non raggiungeranno gli accordi prospettati potrebbero verificarsi molte tempeste. Un lato da considerare con attenzione e per un motivo specifico.
Il fattore politico
L’artefice della guerra commerciale Usa-Cina (così come Usa-Ue e Usa-Giappone) è il presidente Donald Trump, attualmente in testa nei sondaggi. Il che potrebbe far pensare che alle non lontane elezioni del 2020 l’inquilino della Casa Bianca non dovrà traslocare.
Anche per la mancanza di avversari attualmente temibili tra le file dei democratici. A dirlo è Goldman Sachs. Stando alle previsioni della banca d’affari, infatti, le buone performance economiche, almeno nell’immediato, hanno permesso al repubblicano di guadagnare consenso nell’elettorato. Non solo, ma al di là di tutto, Washington ha beneficiato (sempre nell’immediato) di una riforma fiscale che ha aiutato gli utili aziendali. Il problema è che gli effetti di tale riforma, ormai al traguardo dell’anno e mezzo di vita.
Ad ogni modo le proiezioni di Goldman per l’economia Usa vedono un 2019 a +2,5%che diventerà 2,3% nel 2020 a questo si aggiunga un tasso di disoccupazione che dall’attuale 3,7% previsto per il 2019 potrebbe scendere al 3,3% il prossimo anno.
L’economia Usa
La scorsa settimana il Beige Book, il report della Fed elaborato ogni sei settimane, ha rivelato un’economia a stelle e strisce che tra marzo e aprile ha visto un aumento “tra il lieve e il moderato”. Proprio per questo cresce l’attesa per la riunione Fed del 30 aprile e primo maggio prossimi. Più ottimista James Bullard, presidente della Federal Reserve di St. Louis secondo cui “la debolezza temporanea intravista ad inizio anno si dissiperà presto”.
A livello macroeconomico, infatti, Bullard si attende notizie in miglioramento nel secondo e nel terzo trimestre.
Approfondimento
La view sui mercati azionari fino al 2020 di ProiezionidiBorsa