a cura della Dott.ssa Giovanna Maria Cristina Sambataro
Questa settimana ha portato i mercati in netto rialzo, ma le risposte che si attendevano non sono arrivate, anzi. Le banche centrali, quali BoJ, FED e BCE, continuano a rimandare una scelta in attesa di nuovi stimoli che confermino le loro valutazioni. Sarà realmente così o hanno timore di sconvolgere eccessivamente i mercati? Continuare a posticipare queste scelte non fa altro che alimentare incertezza negli investitori.
Sul fronte americano, per esempio, gli ultimi dati hanno mostrato una moderata crescita che inviterà a nozze il prossimo aumento dei tassi. I membri della FOMC, come tutti gli altri investitori, sono in attesa della pubblicazione del PIL americano prevista per venerdì’ 28 ottobre. Il dollaro, nel frattempo, diventa sempre più forte sulle principali valute.
E il petrolio?
L’accordo Opec sembra aver dato un’impennata all’oro nero trovandosi sopra i 50$ al barile. La Russia, invece, cosa farà? Ridurrà realmente la produzione? Il prossimo vertice sarà il 30 novembre. Riusciranno i principali produttori a coniugare gli interessi personali e, congiuntamente, ridurre la produzione? Monitorare fin da adesso i loro comportamenti è utile per non farsi cogliere impreparati alle prossime decisioni.
Elezioni americane? Quale sarà l’impatto sui mercati?
L’ultimo confronto ha dato la vittoria alla Clinton. Trump a sua volta riuscirà a capovolgere la situazione in due settimane?
Si intravede un periodo abbastanza volatile. Nonostante il trend sia al rialzo, potremmo assistere ad una retromarcia a causa di un clima incerto e di falsi segnali.
Non resta che seguire le regole auree del money management e mantenere la cautela.