MERCATI AZIONARI A META’ DEL GUADO: LA VALENZA DEL LIVELLO VIBRAZIONALE.
Intervista a Gian Piero Turletti
Autore metodo Magic box in 7 passi
Proprio la sua intervista di ieri pare essere stata quasi profetica, nel sottolineare la forte valenza del livello vibrazionale, cui sono giunti i mercati azionari: cosa può dirci al riguardo?
La ringrazio dei complimenti, ed in effetti posso confermare che spesso il futuro andamento dei corsi di indici e titoli trova una corrispondenza nelle proiezioni formulabili con il metodo Magic box in 7 passi.
In generale, quanto ai mercati azionari, possono essere considerati alla metà del guado.
La giornata di ieri ha evidenziato infatti la forte valenza dei livelli di resistenza statica raggiunti, in prossimità dei quali, come accaduto questa volta, assistiamo ad una accesa lotta tra orsi e tori, con soventi capovolgimenti di fronte.
Tuttavia, una più attenta analisi conferma come permanga tuttora in essere un’impostazione sostanzialmente rialzista.
Da cosa trae questa sua view, e perché parla di mercati a metà del guado?
Ancora una volta, tramite il metodo Magic box in 7 passi si sono potuti individuare precisi livelli dinamici di supporto, che ieri avrebbero contenuto il probabile ribasso nell’ambito di una logica puramente correttiva.
Il ribasso si è mantenuto entro tali limiti, e pertanto possiamo appunto parlare di mercati a metà del guado, compresi tra il bordo inferiore dei canali rialzisti di breve /medio in cui sono inseriti, ed i punti vibrazionali che ieri hanno fatto sentire tutta la loro valenza resistenziale.
Può dettagliare tali riferimenti?
Di seguito, i valori di resistenza statica e di supporto dinamico dei singoli mercati, con l’avvertenza che i valori di supporto dinamico sono quelli valevoli per la seduta odierna:
S & P 500: resistenza 3758, supporto 3727
Dax: resistenza 12079, supporto 11830
Eurostoxx: resistenza 3758, supporto 3727
Ftse mib: resistenza 23780, supporto 23443.
Infine, può darci una sua opinione sulle recenti news relative a situazione del governo italiano e crisi greca?
Sulla crisi greca, non mi pare che siano intervenute particolari novità a modificare sostanzialmente la situazione, e certo un mero cambio di negoziatori con le autorità europee non direi che sia un elemento risolutore.
Quanto alla situazione del governo italiano, mi pare sia sempre più evidente una dialettica, se non una propria e vera spaccatura, non solo nell’ambito dell’attuale maggioranza di governo, ma nello stesso PD.
Il premier, con la decisione di porre la fiducia sulla riforma elettorale, evidentemente intende portare allo scoperto e chiarire definitivamente una situazione che si trascina da tempo, per arrivare ad un chiarimento quasi definitivo in primis con le minoranze interne al suo partito.
Il messaggio che lancia è chiaro: quello di lasciarlo governare e di appoggiarlo anche su temi che, strettamente, non rientrano nell’agenza del governo. Diversamente, non è disponibile a restare ad ogni costo.
Per quanto riguarda gli aspetti che ci riguardano più da vicino, quelli economico/finanziari, certamente anche l’esito di questi voti di fiducia potrebbe impattare sulla futura evoluzione dei corsi dei nostri mercati azionario ed obbligazionario.