Ci troviamo in una situazione interessante per alcune materie prime come argento e oro, mentre altre continuano a mostrare debolezza grafica. Sgombriamo subito il campo affermando che è meglio stare lontano per operazioni al rialzo da questa materia prima. Qual è? Il cacao.
Andiamo a capire il perchè.
La materia prima ha segnato il minimo dell’anno a 2.125 ed il massimo a 2.894. Il 19 giugno ha chiuso la giornata di contrattazione a 2.252.
Il trend del cacao è discendente dal 1977 quando segnò un massimo rilevante in area 6.058,25. Cosa attendiamo da ora in poi e perchè riteniamo che è meglio stare lontano per operazioni al rialzo da questa materia prima.
Partiamo analizzando gli ultimi 5 anni
Dopo il forte ribasso dell’anno 2016 i successivi tentativi di rimbalzo non hanno cambiato il quadro grafico che ha continuato a rimanere ribassista. Per questo motivo il trend principale continua a essere improntato al ribasso. Nelle ultime settimane, anche il trend mensile e settimanale ha svoltato nella stessa direzione e quindi da ora in poi si potrebbe assistere ad accelerazioni ribassiste.
Fra aprile 2018 e il febbraio del 2020 sembra essersi formato un doppio massimo fra 2.989 e 2.894.
Se analizziamo gli ultimi mesi, prendendo come riferimento il massimo di febbraio, il minimo di marzo ed il massimo segnato nella settimana dell’ 1 giugno, questo sembra un pattern ABC propedeutico a nuovi ribassi. La conferma di questa previsione viene proprio dalla chiusura di questa settimana.
Segnale di breve termine
Puntare sul ribasso della materia prima con stop loss a 2.432 ed obiettivo primo a 1.663 nei prossimi 9/12 mesi. Il potenziale ribasso dai livelli attuali è di circa il 26%.
Come al solito si procederà per step ma riteniamo poco probabile che si possa assistere ad inversioni rialziste rilevanti sul cacao durante il 2020.
Nei prossimi mesi continuare invece a puntare al rialzo su argento ed oro sui quali al momento non ravvisiamo swing contrari rilevanti.