Sui mercati azionari quando mancano gli spunti positivi, mancano anche le ragioni per comprare. In questa situazione è sufficiente qualche notizia negativa per spingere al ribasso i prezzi. Questo accade soprattutto dopo una fase rialzista. Quando terminano i motivi che hanno spinto i prezzi fino a quel momento, cessano gli acquisti. Ma alla mancanza di ordini in acquisto si contrappone l’assenza di ordini in vendita e così per una o due sedute il mercato si stabilizza o si muove poco. Se gli acquisti non tornano, allora le vendite iniziano ad aumentare. A vendere sono soprattutto coloro che hanno acquistato nella fase iniziale del rialzo e adesso vogliono proteggere il loro guadagno monetizzandolo. In un mercato rialzista questa è la fase della correzione. Finita la correzione, i prezzi tornano a salire perché la discesa dei valori ha reso le azioni convenienti.
Mercati europei immobili, Wall Street ritraccia
Ecco spiegato perché oggi abbiamo visto Piazza Affari in affanno zavorrata da alcuni titoli in calo per questo particolare fenomeno. Lo scenario sopra descritto è quello che sta accadendo alla Borsa di Milano e alle Borse europee. Oggi i mercati azionari del Vecchio Continente hanno vissuto una seduta negativa. Gli indici hanno chiuso tutti in rosso ma con perdite molto limitate, ad eccezione della Borsa di Milano. Al termine della seduta l’indice Euro Stoxx 50 ha chiuso in ribasso dello 0,2%. La Borsa tedesca e quella di Parigi hanno chiuso con perdite frazionali, la Borsa di Londra ha terminato in calo dello 0,3%.
All’immobilismo delle Borse in Europa fa da contraltare il calo dei mercati americani. Dopo record a ripetizione anche per Wall Street potrebbe essere arrivato il momento della correzione. Al momento della chiusura dei mercati in Europa, i tre principali indici della Borsa americana erano in calo di mezzo punto percentuale. Molte di queste vendite sono proprio spinte da prese di beneficio, anche a causa del dato sull’inflazione atteso per domani. Probabilmente gli operatori preferiscono vendere un po’ di titoli in attesa di conoscere questo dato.
Martedì nero per questi 3 titoli in profondo rosso che hanno zavorrato Piazza Affari
Anche sulla Borsa di Milano oggi si sono scaricate le prese di beneficio. Basta guardare tra i maggiori 40 titoli del paniere principale quali sono i peggiori della giornata. Ferrari e Telecom, per esempio, hanno perduto rispettivamente il 2,1% e l’1,4%. Il titolo Ferrari viene da alcune sedute in forte rialzo e venerdì ha realizzato il massimo assoluto. I prezzi di Telecom sono saliti per buona parte della settimana scorsa ed è quindi normale che adesso scattino le vendite di chi ha guadagnato in queste ultime sedute.
Ma il titolo peggiore oggi è stato Moncler. L’azione ha avviato le contrattazioni in forte ribasso per poi chiudere con una perdita del 3,1% a 66,02 euro. Le vendite sono scattate in avvio di seduta a causa del giudizio negativo degli analisti di Goldman Sachs sul titolo. Da sottolineare che ieri Moncler aveva realizzato il massimo assoluto.
È stato un martedì nero per questi 3 titoli in profondo rosso che hanno zavorrato Piazza Affari. Il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) oggi ha perduto quasi l’1% e i prezzi sono scesi a 27.441 punti.
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