Mangiare un pasto completo con solo 1 euro: dove e come. Un focus sul tema “mangiare un pasto completo con solo 1 euro: dove e come”
“Se potessi avere 1000 lire al mese” faceva una canzonetta degli anni ‘40. Un motivetto di successo che metteva al centro il sogno di realizzazione dell’italiano medio. Ne è passato di tempo e di acqua sotto ai ponti! Ma ciò che resta immutato è il rapporto che lega l’uomo al denaro, una indubbia cartina di tornasole che consente di capire molte cose. Ed oggi in cui sembra di essere tornati indietri di decenni, quanto a potere di acquisto delle persone, la lotta all’ultima monetina torna utile.
Non siamo più al tempo delle lire, quindi i salti mortali per arrivare a fine mese si fanno a suon di euro. Ed è proprio per venire incontro a queste nuove necessità degli italiani, che è nata una realtà dove si mangia con solo un euro di spesa. Una sorta di ristorante “della cuccagna” dove gli adulti consumano ad un euro, e i ragazzi mangiano addirittura gratis. Vediamo quindi di saperne di più sul mangiare un pasto completo con solo 1 euro: dove e come.
L’iniziativa “Ruben”
La linea di ristorazione che propone pasti completi ad 1 euro porta l’insegna “Ruben”. Si trova dislocata a Milano, ma non si tratta né di una mensa per i poveri, né ha nulla a che fare con le iniziative della Caritas. Il target a cui si rivolge l’iniziativa è quello delle persone in condizioni di difficoltà temporanea. Si va quindi da chi ha perso il lavoro, a chi tra gli studenti fuori sede stenta a mettere insieme il pranzo con la cena e via dicendo. L’effetto sorpresa per chi vi accede è quello di trovarsi in un vero e proprio ristorante dal design moderno e confortevole. Ma le sorprese non finiscono qui, infatti i commensali ad 1 euro potranno beneficiare di un menù a scelta, predisposto da chef professionisti.
Chi può accedere ai locali “Ruben”
I destinatari di questa iniziativa sui generis però non sono tutti indistintamente. Esiste infatti una rete di circa 150 associazioni, sportelli di ascolto Caritas, e servizi sociali comunali, preposti al ruolo di filtro. Prima di avere accesso ai locali, si passa quindi una specie di preselezione, eseguita da un’ente “proponente” che rilascerà delle tessere d’ingresso. Il fine è quello di selezionare le situazioni di effettivo disagio, importante ma non estremo. Una volta ottenuto “il via”, le persone potranno beneficiare, al costo simbolico di 1 euro, di un pasto completo, inclusa la possibilità di usufruire anche di pasti per celiaci. I ragazzi, ricordiamolo ancora una volta, mangeranno invece totalmente gratis. Per di più, tra i tavoli di “Ruben”, gira anche del personale volontario, preposto a fornire una mano aggiuntiva che vada al di là del piatto caldo. Ma cosa c’è dietro tutto questo?
Il perchè di questa ristorazione solidale
E’ forse superfluo dire che si tratta di un tipo di “ristorazione solidale” dove l’euro pagato alla cassa, ha più un valore simbolico che economico. Gli incassi infatti non riescono a coprire che una parte minima dei costi, ma così si dà dignità ai commensali che ‘pagano’ il pasto e non lo ricevono in elemosina. Un tocco di stile coniugato ad una sostanza di indubbio spessore. Ma poi chi paga i conti? Le spese sono coperte, per intero, dalla Fondazione Ernesto Pellegrini onlus.
Mangiare un pasto completo con solo 1 euro: dove e come
Scavando ancora di più tra le dichiarazioni rilasciate dall’ex patron dell’Inter, vero motore di tutto questo, si scopre anche dell’altro. Ruben, che ora dà il nome alla linea di ristorazione, era un giovane senza tetto che l’ex patron conosceva e che ha visto morire di stenti. Un patron che, nonostante la scalata sociale, non dimentica gli altri, ma anche le sue origini. Stando ad ulteriori dichiarazioni, Ernesto Pellegrini è figlio di contadini, ha conosciuto le difficoltà della guerra e gli anni duri del dopoguerra. Ma al contempo non ha archiviato, nei recessi della memoria, la solidarietà nella Milano della ricostruzione. Una solidarietà che torna in circolo ora. Un indubbio esempio umanitario di “circular economy” o economia circolare, che magari chissà che possa fungere da ispirazione anche per altri.