Mai più puzza di scarpe in casa e bagni maleodoranti, ecco come riutilizzare degli avanzi per togliere gli odori fastidiosi

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Il cruccio peggiore di chi si dedica alle pulizie di casa sono i cattivi odori. Puzza di umidità, di sudore, la lavatrice maleodorante, il frigo che nonostante aceto e bicarbonato continua a emettere olezzi… Un incubo. A volte, tutto si risolve con una semplice pulizia profonda. Agenti inquinanti e puzzolenti possono annidarsi negli anfratti più nascosti degli elettrodomestici. Per questo, prima di disperarsi, bisogna attuare tutte le operazioni necessarie per essere sicuri non ci siano avanzi di cibo o muffe strane nascoste. Soprattutto, bisogna “esplorare” bene dietro ogni anfratto e ogni angolo di casa, almeno una volta al mese, per fugare ogni dubbio. Eliminati questi elementi che potrebbero essere discriminanti, allora si può iniziare a intervenire sui sintomi. Spesso, infatti, una stanza maleodorante tradisce la presenza di qualcosa che puzza.

Biancheria, scarpe, rivoli d’acqua stagnante dietro gli elettrodomestici: sono tutti elementi che contribuiscono a creare un clima poco piacevole in casa. A nessuno, infatti, piace ritrovarsi in un salotto che puzza d’umidità. Ma bastano davvero cinque minuti per realizzare delle soluzioni ecologiche e profumatissime e non avere mai più puzza di scarpe in casa, né di altri odori fastidiosi. Chi non vuole rinunciare a depurare la casa da spiacevoli odori e rendere il salotto più accogliente non dovrà fare altro che seguire questi consigli.

Mai più puzza di scarpe in casa e bagni maleodoranti, ecco come riutilizzare degli avanzi per togliere gli odori fastidiosi

La soluzione è davvero semplicissima: basta realizzare, in pochi minuti e con materiali che tutti hanno in casa, una candela profumata a basso costo. Realizzarne una è davvero semplicissimo, così facile che si può fare anche assieme ai bambini come “lavoretto” casalingo per tenerli impegnati. Per prima cosa serve la base della candela: un agrume maturo, che sia limone, pompelmo, arancio o quello che si preferisce poco importa. Il frutto va tagliato a metà, mentre l’estremità va pareggiata con un coltello per fare in modo che rimanga in piedi da sola, come una “coppetta”. Attenzione, non bisogna bucare il frutto. Basterà tagliare via poca buccia per fare in modo che non si rivolti.

Ora, bisogna creare lo stoppino intrecciando del filo di cotone con l’attache. Una delle estremità andrà “pesata” con una semplice graffetta di metallo, quelle ad uso ufficio insomma. Gli stoppini vanno poi inzuppati nella cera di soia liquida e lasciati asciugare su un foglio di carta forno per qualche minuto. Infine, l’assemblaggio: la coppetta fatta con la buccia va svuotata dalla polpa, mentre lo stoppino va inserito nel mezzo, usando la graffetta come guida e fermo. La coppetta va riempita con la cera di soia mescolata a un po’ di cannella in polvere. Questo composto darà sia combustibile alla candela che profumo ai suoi effluvi. Dopo aver fatto rapprendere la cera, provare per credere.

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