Crisi economica prolungata e attività ferme da mesi per il coronavirus: è questo il terreno di caccia preferito dagli usurai. Signori non sempre dai modi sgarbati (agli inizi) e magari vestiti di tutto punto che offrono denaro immediato. Ma alle loro condizioni. In questo scenario sociale ed economico l’usura farà più vittime del Covid? Ecco come e cosa fare per difendersi da questi signori che tolgono il sonno e l’anima. Oltre a tutto ciò che si possiede (attività, contante, immobili, etc).
Il loro “terreno di caccia”
Commercianti, piccoli imprenditori, ristoratori, attività legate al turismo: è questo l’identikit della vittima preferita dall’usura. Gente che magari non ha potuto fare accesso al prestito garantito dallo Stato da €25.000. O che in aggiunta risultano essere già indebitati o protestati o iscritti quali cattivi pagatori. Una platea di “poveri cristi” che ha paura e non sa come uscire dall’empasse. E che non ha accesso ai canali ufficiali del credito e/o che sono sull’orlo di mollare. A tutti loro le mafie da nord a sud suonano simili alle lusinghe delle sirene: resisteranno? Per gli strozzini invece un’occasione d’oro per inserirsi indisturbati nel tessuto imprenditoriale sano. Senza clamore o rumore di sorta, e passando inosservati alla collettività. L’ideale.
L’allarme di Libera: “le mafie offrono welfare alternativo”
La nota rete contro le mafie, Libera, denuncia come in questo momento di forte crisi in pochi denuncino casi di usura. Il fenomeno è scomparso? Semplicemente, afferma Libera, è mutato il modus operandi dell’usuraio. Poiché mira ad acquisire l’attività, si propone magari di offrire soldi agli stessi tassi bancari, ma senza tante carte. Presentandosi in veste di “amico” e dai modi gentili, agli inizi. Gli incubi verranno poi, quando richieste, minacce e vessazioni saranno tali da rendere la vittima più disperata di prima. In un vortice che non ha soluzioni.
Cosa fare se si già vittime di usura?
Per porre fine a questo tormento non si può partire se non rompendo il silenzio che l’usura impone. Parlare, parlare e ancora parlare. Perché clamore e rumore portano il male sempre a perdere. Tutto deve partire da una bella denuncia penale alle forze di polizia. Gli aguzzini sanno che con le minacce e con le intimidazioni avranno sempre soldi facili e sicuri, oltre che “eterni”; il debito non finirà mai. Ecco allora che la collaborazione piena e totale con le forza dell’ordine può segnare il vero, primo segno di svolta. L’alternativa è autocondannarsi a un calvario a vita.
I fondi di prevenzione e solidarietà
Dunque, l’usura farà più vittime del Covid? Ecco come e cosa fare per difendersi e non cadere nei loro tranelli.
Delle forme di sostegno finanziario sussistono anche presso il ministero del Tesoro, che ha istituito il Fondo di prevenzione dell’usura. Quest’ultimo prevede due distinte misure di sostegno. Il primo è destinato a fondi speciali costituiti dai Confidi. Il secondo è riservato ad associazioni e fondazioni titolate ad operare a sostegno delle vittime di usura. A tal fine concedono prestiti a famiglie e privati che versano in gravi difficoltà.
Altro valido sostegno è quello erogato dal Fondo di solidarietà per le vittime dell’usura. Esso è istituito presso l’ufficio del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative anti-racket. Esso eroga mutui senza interesse di durata inferiore ai 10 anni a favore di imprenditori, artigianale commercianti. Oppure una libera arte o professione e che si dichiarino vittime di usura.