Cosa accadrà ora che Louis Vuitton ha rinunciato a Tiffany? La più grande acquisizione nel settore del lusso non ci sarà. Il colosso francese LVMH (MIL:LVMH) ha ufficialmente detto di non essere più interessata. L’affare da 16 miliardi di dollari salta all’aria. Ma perché il gruppo di Bernard Arnault ha fatto dietro front? Una domanda che molti si fanno e non trovano una risposta. Un fulmine a ciel sereno che ha destabilizzato nella giornata i mercati. I riflessi sui titoli azionari sono stati inevitabili. Il gruppo di Bernard Arnault ha fatto retromarcia per colpa della crisi economica generata dal coronavirus. L’accordo tra i due marchi del lusso è avvenuto a novembre 2019.
L’iter per l’acquisizione
Poco prima dell’emergenza sanitaria, gli azionisti hanno accettato anche la proposta economica da 16 miliardi di dollari. Nei mesi successivi è avvenuto l’irreparabile fino ai giorni nostri quando LVMH ha ritirato l’offerta. Ora si susseguono voci e accuse incrociate. Il clima non è dei migliori e si sfocerà sicuramente in Tribunale per risolvere la questione dopo gli accordi presi. LVMH accusa il gioielliere americano di non aver tenuto fede agli accordi originali rispetto alla chiusura dell’operazione. Tiffany avrebbe chiesto di differire l’operazione dal 24 novembre al 31 dicembre. Gole profonde invece ritengono che il gruppo LVMH ha preso questa decisione anche a seguito del lockdown e dei dazi commerciali imposti dal presidente Trump. Il colosso francese ha ufficialmente detto di non essere in grado per portare avanti l’acquisizione.
Tiffany si difende
I vertici di Tiffany a tutela dei propri azionisti ha avviato un contenzioso. Il Ceo Roger Farah ha piena fiducia di aver rispettato tutte le condizioni dell’accordo di fusione.
L’impero di Bernard Arnault
Il gruppo di Arnault spazia nel lusso dalle borse con il marchio Louis Vuitton, all’abbigliamento con Dior Loro Piana, alla cosmetica con Sephora. Nel mondo dei gioielli LVMH ha i marchi Bulgari e Tag Heuer.
L’ipotesi
Ma siamo veramente sicuri che Louis Vuitton ha rinunciato a Tiffany? Tra gli addetti ai lavori serpeggia una ipotesi: strappare un cospicuo sconto del prezzo delle azioni.