L’Italia può davvero fallire a causa del debito pubblico?

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L’Italia può davvero fallire a causa del debito pubblico? Questa è forse la domanda più importante che tutte le attuali generazioni devono porsi. Perché dalla sua risposta dipendono il futuro di tutte le persone. Infanti, adolescenti, giovani, maturi, anziani, vecchi. L’Italia può davvero fallire a causa del debito pubblico? In pochi minuti scoprirete come sia davvero così. Continuate a leggere.

Duole dirlo davvero, ma l’Italia è già fallita a causa del proprio debito pubblico. E lo ha fatto nel momento clou della crisi del debito sovrano. In quel luglio 2012 in cui Mario Draghi utilizzò l’espressione ormai entrata nella storia. il famosissimo “whatever it takes” che salvò l’euro e l’Unione Europea da un disfacimento che molti davano quasi per certo. Non ci credete? Continuate a leggere e sarete d’accordo con noi.

L’Italia può davvero fallire a causa del debito pubblico?

Dicevamo che l’Italia è già fallita. Ma allora, com’è che non ne vediamo gli effetti? Beh, è semplice. Il nostro debito pubblico continua ad essere acquistato. E siccome tale debito viene emesso per finanziare le attività dello Stato, l’Italia continua a funzionare. E nessuno si accorge che le cose, purtroppo, sono profondamente cambiate. Intendiamoci. Che si sia in crisi lo sanno e lo vedono tutti. Tranne quelli veramente ricchi, anche i benestanti si sono accorti che le cose siano cambiate. E non per il meglio.

Ma torniamo al debito. Chi lo sta comprando? Chi, in termini materiali, ci sta continuando a tenere a galla? Se non vivete su Marte, sapete che il debito pubblico italiano ha un solo acquirente. La BCE. Prima durante la gestione di Mario Draghi, appunto. Oggi durante la presidenza di Christine Lagarde. E la BCE agisce sui due mercati su cui viene emesso il debito. Cioè su quello primario, al momento stesso delle emissioni di titoli di Stato. E sul secondario,  cioè quando quei titoli sono scambiati tra chi li possiede e chi vorrebbe acquistarli. Naturalmente la BCE non acquista questi titoli direttamente. Ma lo fa attraverso le banche centrali delle nazioni dell’eurozona. E quindi primariamente attraverso la Banca d’Italia.

La cruda verità

E’ proprio così. Il rischio-Paese associato all’Italia è in questo momento molto elevato. La pandemia ed il conseguente lockdown ci hanno messo in ginocchio. Il debito pubblico è balzato in avanti di oltre 100 miliardi. Il rapporto deficit/PIL è al 10%. E si sono messe in atto manovre esclusivamente a pioggia, per dare qualche contentino di sopravvivenza a tutti. Ma non si è fatto niente di strutturale per far ripartire il Paese. In queste condizioni dobbiamo solo dire grazie alla BCE, quindi. E molto forte, ogni giorno. Come a Mario Draghi. Che in quel giorno fausto pronunciò, da europeo, le parole che continuano a salvare l’Italia giorno dopo giorno.