Mentre l’attenzione degli italiani viene artatamente spostata dai media sempre più su questioni secondarie e tutto sommato marginali, mentre la disoccupazione USA continua a scendere, mentre la produzione industriale anche in Francia (nonostante l’euro ma grazie a deroghe che noi non abbiamo avuto) riparte alla grande, la produzione industriale in Italia cresce molto meno delle attese anzi, su base mensile, addirittura scende più delle attese.
Chi pensa che se, tutto sommato, si è trovata, per il momento, una linea di galleggiamento per la Grecia e i suoi debiti, si potrà fare altrettanto per l’Italia, prende un accecante abbaglio.
Le dimensioni del nostro debito che si sta moltiplicando ufficialmente e non (per chi non lo sapesse gli accantonanti INPS vengono impropriamente e senza entrare nel bilancio dello stato utilizzati per finanziare la cassa integrazione) sono n volte quello greco.
Chi pensa che se, tutto sommato, si è trovata, per il momento, una linea di galleggiamento per la Grecia e i suoi debiti, si potrà fare altrettanto per l’Italia, prende un accecante abbaglio.
Le dimensioni del nostro debito che si sta moltiplicando ufficialmente e non (per chi non lo sapesse gli accantonanti INPS vengono impropriamente e senza entrare nel bilancio dello stato utilizzati per finanziare la cassa integrazione) sono n volte quello greco.
E con l’ industria in crisi i posti di lavoro non possono che scendere e così il gettito fiscale. Se diminuisce il gettito fiscale ovviamente aumenta il debito e presto, quando i mercati se ne accorgeranno, i tassi del debito pubblico italiano riprenderanno a salire e anche un solo punto varrà una ventina di miliardi di euro. E’ necessario cambiare rotta rapidamente: le politiche UE stanno uccidendo il nostro paese e noi stiamo a parlare delle dimissioni di un sindaco. Questione che , per quanto importante, viene molto dopo l’evitare all’Italia il percorso greco ormai tracciato.
Gianluca Braguzzi è un gestore di fondi comuni di investimento