In Germania si comincia pensar che se l’Italia tornasse alla lira , come personalmente vado ripetendo da qualche anno, sarebbe meglio per tutti.
Certamente un’ unione monetaria che condivide i costi ma non i benefici, che politicamente e legislativamente rimane divisa, può portare solo caos.
Confusione che poi tracima in situazioni paradossali come quella di ieri, giornata in cui il Presidente BCE si vede costretto a sconfessarsi rinviando quanto già annunciato per gli, evidentemente precari, equilibri che reggono la sua carica.
Certo è che il primo dato macro di oggi (più tardi è atteso il PIL europeo) è un ulteriore indebolimento della credibilità della BCE. Ieri infatti si parlava di situazione sempre più critica e diffusa e oggi gli ordinativi alle fabbriche (dato importantissimo)tedesca sono usciti +2.5%contro le attese a 0.6%. Ennesima conferma del perché i tedeschi possano permettersi l’intransigenza mostrata verso manovre di facilitazione monetaria come il QE.
Tanto chi ci rimette da questo stallo è principalmente l’Italia…
a cura di Gianluca Braguzzi Gestore di fondi comuni di investimento