Le cardiopatie rappresentano le malattie maggiormente diffuse tra la popolazione e colpiscono in vari gradi di severità. In alcuni casi l’impatto della patologia è talmente invalidante da ridurre la capacità lavorativa del soggetto che ne soffre e limitarne l’autonomia. Simili circostanze, congiuntamente ad una situazione reddituale di necessità, possono offrire il diritto alla pensione di invalidità civile. Vediamo di seguito quali sono i requisiti formali necessari ad ottenere l’assegno mensile nel 2021 e che genere di patologie del cuore si considerano.
Cosa serve per ottenere l’assegno ?
L’INPS paga 287 euro mensili a chi soffre di aritmia cardiaca e cardiopatie nel 2021. Per ottenere l’assegno è necessario che l’interessato presenti una regolare domanda all’INPS come abbiamo indicato nella guida presente qui. Affinché si possa risultare beneficiari dell’indennità, il richiedente deve soddisfare due generi di requisiti: dei requisiti sanitari, che interessano la gravità della patologia, e dei requisiti economico-amministrativi. I soggetti che possono chiedere la pensione di invalidità 2021 sono quelli di età compresa tra i 18 e 67 anni.
Questi ultimi devono presentare una percentuale di invalidità non inferiore al 74%, ossia non inferiore alla riduzione di 2/3 della capacità lavorativa. Ricordiamo che è possibile beneficiare di trattamenti assistenziali anche con una invalidità di ordine inferiore. I dettagli sono presenti nell’articolo “A cosa si ha diritto con il 33% di invalidità”. Per quanto riguarda i requisiti di reddito, l’INPS prevede che non si superi la soglia reddituale di 16.982,49 euro annui. Nel computo dei redditi, ricordiamo, ve ne sono alcuni che non si includono nella somma come abbiamo indicato nell’articolo: “Quali redditi non fanno perdere il diritto alla pensione di invalidità”. Nel 2021 l’importo mensile della pensione di invalidità civile per cardiopatia corrisponde a 287,09 euro per 13 mensilità.
L’INPS paga 287 euro mensili a chi soffre di aritmia cardiaca e cardiopatie
Per quanto riguarda le malattie cardiache, esistono delle tabelle ministeriali che elencano tutte le patologie invalidanti riconosciute ai fini dei trattamenti assistenziali. Nella generalità dei casi, le aritmie gravi o gravissime cui si riconosce una invalidità superiore al 74%, possono rientrare nel diritto alla pensione. Stesso discorso vale per le cardiopatie, le miocardiopatie gravi e le arteriopatie così come per alcune tipologie di trapianto che coinvolgono il sistema cardiocircolatorio. Esistono anche delle patologie croniche che offrono il diritto all’invalidità civile. Tutti i dettagli sono consultabili nell’articolo “Le 5 malattie croniche del cuore che assicurano la pensione di invalidità INPS”.