A fronte di un Europa che si dibatte coi tassi a zero per rialzare l’inflazione evitando nel contempo che si muova troppo c’è chi non se ne preoccupa affatto e condisce la propria crescita economica accettando un’ inflazione annuale sui prezzi alla produzione al 4.6% (atteso 4,4%) senza preoccuparsene troppo: salvo dichiarazioni di facciata sto parlando della Cina. Anche sui prezzi al consumo si conferma il buono stato dell’economia interna e della dinamica salariale con un indice a +2.1% contro +2% del consensus. Ripeto senza assilli e tormenti.
In Europa invece ormai l’unico zenit è l’inflazione questa chimera scomparsa. Non il benessere dei cittadini, non il sostegno delle aziende, degli imprenditori che creano posti di lavoro , non la ricerca e tantomeno l’ equilibrio e il rispetto ambientale.
Ogni mese il punto focale di tutta la vita comune degli europei è diventato il meeting della BCE: meeting che per stessa espressione dei suoi vertici ha come focus quello del controllo in su o in giù dell’inflazione.
Ebbene, ora che hanno inventato la pizza Ronaldo magari potrebbero nascere la pizza inflazione e quella deflazione…sto evidentemente scherzando è ovvio però che con questo focus i cittadini europei non ci mangiano. Voglio dire che se tutto in Europa si concentra sulla BCE che per sua stessa ammissione ha un focus limitato, mi chiedo tutto il resto del carrozzone europeo che senso ha?
A cosa serve ?
A emanare regolamenti complessi che complicano sempre più la vita di chi lavora : artigiano , commerciante o industriale che sia?
E’ necessario cambiare orizzonte riportare la politica alla sua natura originaria quella della polis intesa come insieme armonico tra i cittadini e le regole che indirizzano la loro vita sociale e lavorativa.
E’ evidente come dando uno sguardo ai social o ai talk show TV questa armonia si sia completamente persa: ma è da qui, prima che dal freddo lavoro sull’inflazione, che occorrerà ripartire per arrivare a una società migliore.
