Buon sabato a tutti,
il BURAN sta portando gelo e precipitazioni in tutta Europa, anche le due grandi battaglie indipendentiste BREXIT e CATALEXIT di questi ultimi anni sembrano segnare valori sempre piu’ negativi in questi freddi giorni di febbraio 2018.
Inizio con il CATALEXIT, da mesi sul ProiezionidiBorsa scriviamo del PROCES CATALAN, l’altro giorno avevo segnalato dati economici molto negativi, il -15% di vendita di case e il -20% di creazione di nuove imprese in dicembre 2017 erano dati talmente negativi che segnalavano un malessere importante nella ex locomotiva spagnola, la Catalogna.
Ieri su tutti i media locali e’ uscito un sondaggio che testimonia che l’appoggio indipendentista tocca ora solo il 40% (livello piu’ basso da 6 anni) con una perdita di ben 8 punti in 4 mesi. Il continuo stillicidio mediatico, la perdita di imprese, di posti di lavoro, di turisti, di investitori internazionali stanno pagando il patto.
In Catalogna si dice: “Barcellona es bona si la bolsa sona”, il CATALEXIT ha invertito indiscutibilmente un trend primario turistico immobiliar impresariale e come ha scritto BBVA nel suo informe recente, continuando su questa strada potra’ perdere un 30% della sua crescita!
Arrivo al BREXIT su The Independent ho trovato ieri queste semplici considerazioni: “Britain’s Brexit divorce bill will soar by billions of pounds if it tries to extend the transition period beyond the date suggested by Brussels, EU officials have told The Independent. Sources near the EU’s negotiating team said the UK would inevitably have to pay more – with the bill agreed by Theresa May already as high as £39bn – if it wants more time to prepare for its final break from the bloc.”
In poche parole, un conto da pagare sempre piu’ salato e maggior tempo necessario per pagarlo, rimanendo legati cosi’ alla UE per almeno altri 2 anni senza pero’ aver piu’ potere decisionale nelle varie politiche europee.
IT’S A MESS!
I giorni gloriosi del referendum sono lontani, anche il Regno unito deve fare i conti con una decisione basata piu’ sullo stomaco che su numeri e prospettive concrete, anche i tantissimi inglesi che visitano Tenerife “sono a parole favorevoli” al BREXIT pero’ spendono molto meno di tre anni orsono…
Arrivo a Tenerife e al suo boom turistico immobiliar residenziale, ieri e’ stato un piacere prima ascoltare via streaming Gerardo Marciano su LE FONTI TV (vedere la sezione dedicata su ProiezionidiBorsa a LE FONTI TV) parlare di mercati e di trend primari e poi subito dopo avere il piacere di commentare il suo intervento via telefono.
Abbiamo commentato il momento attuale dei mercati, specie quello Usa, tedesco e italiano, Gerardo Marciano mi ha giustamente fatto notare che il trend primario a rialzo rimane intatto e che salvo rotture di importanti valori di supporto con chiusure mensili e trimestrali, lui rimane ancora positivo per la continuazione del rialzo. Mi ha poi chiesto perche’” avessi scelto Tenerife per trasferire attivita’ e famiglia!”
Gli ho risposto che a fine 2014 avevo intravisto sull’isola un “mercato” con ottime possibilità di sviluppo oltre che un’isola con un clima spettacolare (oggi dopo due gocce di ieri e’ gia’ tornato il sole) e poi avevo immaginato che poteva svilupparsi un trend primario per molti anni, basato sulla sicurezza, sul clima e sulle basse tasse. Questo mantra, che ripeto da anni ha usufruito della crisi africana, degli uragani caraibici e degli investimenti che lo Stato spagnolo continua a fare sull’isola anche con fondi europei. Nelle prossime settimane sulla mia pagina rivitalizzata, www.movetotenerife.com, troverete idee e sempre piu’ soluzioni personalizzate anche grazie alla collaborazione con l’agente immobiliare Alexis Francisco e a studi di professionisti scelti per serietà’ e affidabilità
Il denaro in qualsiasi mercato cerca sempre redditivita’ e certezze e il TREND PRIMARIO A TENERIFE e’ ANCORA FORTISSIMO!
Dott. Riccardo Barbuti
Alternativa Tenerife