Quando si parla di soldi e minori quasi sempre si parla di doni da nonni, zii, parenti e amici di famiglia. Ma è meglio un libretto postale o un buono dedicato ai minori per festeggiare una promozione scolastica?
Il libretto postale dedicato ai minori
Si tratta di un deposito di risparmio a zero costi e commissioni di apertura, gestione ed estinzione. Lo strumento distingue inoltre tre diverse fasce d’età del piccolo-grande risparmiatore:
a) IO Cresco, ossia il libretto dedicato ai minori tra 0 e 12 anni di età e valido per avvicinare i piccoli al concetto di risparmio;
b) IO Conosco, studiato per ragazzi di età compresa tra i 12 e i 14 anni. Lo strumento è idoneo per fare i primi versamenti e prelievi;
c) IO Capisco infine nasce per soddisfare le esigenze degli adolescenti (14-18 anni).
Ognuno di essi ha caratteristiche peculiari e funzionali all’età per quel che riguarda versamenti e prelievi.
Il buono fruttifero postale dedicato ai minori
Emesso da CDP e distribuito da Poste, lo strumento consente di ottenere rendimenti interessanti al crescere del tempo di possesso. Al riguardo, in questo precedente articolo abbiamo visto quanto rendono questi prodotti nei loro 18 anni (massimo) di durata.
Sempre in tema di rendimenti, una particolarità: oggi sono questi i buoni che offrono gli interessi più alti tra quelli offerti da CDP. Anzi, su queste durate sono i prodotti più remunerativi tra quelli a garanzia dello Stato, titoli di Stato inclusi.
Diversi i punti di forza dello strumento: zero costi di sottoscrizione, gestione e rimborso. Al riguardo ricordiamo che in qualunque momento se ne chieda il rimborso, questi buoni restituiscono sempre il 100% del capitale inizialmente versato.
Hanno infine una tassazione agevolata al 12,50% sugli interessi attivi maturati, oltre all’imposta di bollo per valori di rimborso sopra i 5mila euro.
Pertanto è meglio il libretto postale o un buono dedicato ai minori per festeggiare una promozione scolastica?
Cosa scegliere per i nostri piccoli campioni in tema di gestione dei loro risparmi? Come sempre non esiste risposta secca e univoca, ma tutto varia da caso a caso.
Se l’obiettivo è quello di massimizzare il rendimento nel tempo, il buono è la risposta vincente. I buoni prevedono un interesse “premiante” al crescere del tempo di possesso dello strumento. Ancora, indirettamente educano al concetto di risparmio, remunerazione e medio-lungo periodo.
Se invece l’obiettivo è quello di educare il ragazzo alla gestione delle piccole entrate e uscite di denaro, il libretto si presta meglio allo scopo. L’obiettivo in questo caso è quello di abituare gradualmente i ragazzi a gestire i propri risparmi in entrata e in uscita.
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