La chiusura della settimana si appresta a far tirare un sospiro di sollievo agli operatori dei mercati con le piazze europee che interrompono la serie negativa di questi ultimi giorni con un tentativo di rimbalzo in apertura di sessione.
Nonostante le principali piazze asiatiche abbiano fatto registrare una performance anche largamente negativa con con Tokyo che perde il 4.84%, Shanghai in rosso dello 0.63% e Hong Kong a -1.22%, l’Europa prova a recuperare e a chiudere arginando le perdite.
La notizia del cessate il fuoco in Siria, arrivata nella notte da Monaco, ha sicuramente contribuito a smorzare la tensione e soprattutto il tentativo di rimbalzo delle quotazioni petrolifere hanno infuso maggiore fiducia in mercati che si stanno dimostrando particolarmente schizofrenici.
I dati sul PIL usciti questa mattina in zona euro hanno mostrato un Vecchio Continente ancora particolarmente resiliente alle stimolazioni negative in arrivo dall’esterno e al contempo sembrano aver spazzato via i nuvoloni circa la tenuta della ripresa in Europa.
Ma è ancora troppo poco per calmierare mercati già fortemente surriscaldati in cui la speculazione e il panico stanno raggiungendo livelli assolutamente fuori controllo soprattutto sul comparto bancario.
La buona notizia è la presa di posizione del ministro delle finanze tedesco Schauble, uno che non si espone mai in prima persona o in modo così marcato, che ha sottolineato come le turbolenze a cui stiamo assistendo in Europa non sono giustificate.
Un segnale chiaro che forse, anche a livello di consapevolezza dei vertici europei, qualcosa è pronta a muoversi.
Market Movers
08:00 Germania PIL a/a prel. cons. 2.3% prec. 1.7%
08:00 Germania Inflazione a/a cons. 0.5% prec. 0.3%
10:00 Italia Pil a/a cons. 1.2% prec. 0.8%
11:00 Eurozona PIL a/a prel cons. 1.5% prec. 1.6%
11:00 Eurozona Produzione industriale a/a cons. 0.8% prec. 1.1%
14:30 Stati Uniti Vendite al dettaglio m/m cons. 0.1% prec. -0.1%
16:00 Stati Uniti Fiducia consumatori Univ. Michigan cons. 92.0 prec. 92.0
EURUSD
Ancora turbolenze sui mercati azionari che continuano a guidare gli umori della finanza globale. Il tentativo di recupero della mattinata delle piazze europee, dopo la debacle dei giorni scorsi e successivi rimbalzi, sembra voler portare ad una conclusione più serena per la settimana in corso con conseguente perdita di terreno della moneta unica che passa dai massimi di ieri in area 1.1370 fino a quota 1.1280 riposizionandosi verso la trendline rialzista di breve periodo (rosso). Attenzione comunque ai livelli statici che potrebbero creare nuove aree di supporto soprattutto in previsione dei dati della mattina in Eurozona e del pomeriggio negli Stati Uniti.
GBPUSD
Ancora laterale la sterlina inglese che sembra non voler lasciare il territorio compreso tra 1.4350 e 1.4550, nella cui parte alta scambia in apertura dei mercati europei. L’assenza di dati macroeconomici durante la prima fase della giornata potrebbe rendere gli scambi ulteriormente laterali in attesa di una svolta nel pomeriggio, dove tuttavia, potrebbero vincere le chiusure di posizioni con conseguente nulla di fatto sul piano direzionale.
USDJPY
Sembra rientrare l’esplosione di volatilità che aveva portato lo yen giapponese al galoppo fino in area 111.00. Dopo una sessione asiatica particolarmente difficile per le borse dell’estremo oriente con l’indice Nikkei della borsa di Tokyo che cede il 4.84%, lo yen non recupera così tanto come eravamo stati abituati nelle giornate precedenti. Il riallineamento di USDJPY in area 112.50, dove scambia in apertura dei mercati europei, potrebbe anche essere letto come una conclusione della fase di forte incertezza sui mercati e conseguente tentativo di rinormalizzazione anche legato al tentativo di recupero delle piazze del Vecchio Continente di questa mattina che potrebbe portare, anche in virtù dei dati macroeconomici negli USA del pomeriggio, ad una conclusione di settimana segnata dalle chiusura degli short.
Emanuele Rigo