Si dice Enrico Letta, segretario del Partito Democratico, abbia i giorni contati all’interno del gruppo Dem. Si sta per liberare un posticino alla NATO, quello del Segretario Generale dell’Alleanza Atlantica e Letta sarebbe un papabile. Pare infatti sia apprezzato dagli USA ma anche da altri Paesi. Soprattutto avrebbe giocato a suo favore la sua pronta posizione rispetto al conflitto tra Ucraina e Russia. Se tali indiscrezioni dovessero tradursi in fatti, nell’area Dem si avrebbe un rimescolamento di carte obiettivamente di non facile soluzione.
«L’Italia non è in guerra»
Molti sono ottimisti sulla prospettiva nucleare minacciata da Putin. Forse per non destare allarme oltremisura. Nella notte però, i brividi sono saliti ancora di più per l’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia che adesso sarebbe comunque «in sicurezza». Tuttavia a scanso di equivoci, già ieri Enrico Letta ha tuonato forte e chiaro: «i nostri Paesi non sono in guerra con la Russia. È importante ribadirlo e dirlo con grande forza. La Russia non è Putin, i russi non sono nostri nemici. È molto importante dirlo per evitare che si entri in una spirale dalla quale è molto difficile poi uscire». Adesso bisogna capire cosa significa per Putin la «decisione» dell’UE e quindi anche dell’Italia di fornire armi agli ucraini. Come viene interpretato il comportamento dell’Unione e degli Stati aderenti. Questo il nodo che deve aver spinto Letta a chiarire una posizione di fatto in chiaroscuro.
Letta è corteggiato dalla NATO e contro il pericolo atomico chiarisce che «l’Italia non è in guerra»
Il segretario ha sentito la necessità di precisare che l’Italia è impegnata soprattutto negli aiuti umanitari. Nella fornitura di «medicinali, tende» e ancora nell’«accoglienza dei profughi» e invita ad ascoltare l’appello del Papa. Che in verità, è la persona cui meno pare tendere l’orecchio il Mondo in questo momento. Sia la Russia che l’Ucraina, passando per gli States e l’Unione europea. Al di là delle professioni religiose, rappresenta pur sempre un’istituzione di peso. Ma finora esce a dir poco snobbata dai tavoli di discussione.
Domenica a fianco della comunità ucraina
Nel ribadire più volte il concetto che «l’Italia non è in guerra», Enrico Letta ha dichiarato di voler partecipare alla manifestazione prevista domenica dalla comunità ucraina. E lo farà «con tutti i nostri sindaci – dice – con gli amministratori locali, con tutte le nostre sezioni stiamo sostenendo gli aiuti umanitari». Tanto per essere chiari. E potrebbero essere le ultime sante parole da Segretario PD perché difatti Letta è corteggiato dalla NATO e, contro il pericolo atomico, chiarisce che «l’Italia non è in guerra».