Comprare azioni è sempre una buona idea. Ma ci sono occasioni in cui si deve fare l’esatto opposto. Ecco le uniche ragioni per cui vendere ora
Chiunque abbia avuto l’intuito e la fortuna di comprare azioni ieri, nel momento peggiore del calo, quando Piazza Affari sfiorava il -17%, oggi avrebbe di che gioire. Ma col senno di poi è facile parlare.
Investire sul lungo periodo
Ad ogni modo, chiunque abbia deciso di investire sul lungo periodo non ha sicuramente guardato il listino. Inoltre, forte di un piano di investimenti strutturato su specifiche esigenze, avrà anche resistito alla tentazione di vendere nei giorni scorsi. E oggi? E’ palese il fatto che questo sia un periodo di dubbi per chi investe sui mercati ma anche per chi opera sfruttando soldi propri. Si può, anzi si deve, sicuramente essere fiduciosi, ma solo sul lungo periodo. Chi invece punta al breve può guadagnare solo se sa gestire rischio e ansia. Anche perché il market timing è una strategia complicata e statisticamente difficile.
Le regole di Warren Buffett su come investire
Nessuno sa quanto possa essere lungo l’evolversi degli eventi o grave la situazione e quindi si può anche capire chi ha la tentazione di vendere tutto. In questi casi è bene pensare alle regole di Warren Buffett su come investire e sull’ottimismo che lo ha sempre premiato, come nel 2008. E anche prima.
Le uniche ragioni per cui vendere ora
Ci sono dei motivi, però, che costringono a cambiare strategia. Ma quali sono le uniche ragioni per cui vendere ora?
La prima è anche la più ovvia: servono soldi. Dover monetizzare è una necessità a cui si va incontro spesso se si opera sui mercati. Non sempre è sintomo di bisogno economico, può infatti essere anche una strategia per investire. Cioè comprare occasioni sul mercato azionario.
La regola d’oro consigliata dai gestori
In realtà, però, la regola d’oro consigliata dai gestori, è quella di investire sul mercato azionario solo denaro di cui non si avrà bisogno per i prossimi 10 anni. Anche se, com’è noto, ogni portafoglio fa storia a sé. Questo perché, come detto da sempre, il mercato azionario diventa redditizio soprattutto sul lungo periodo. Questo approccio permette di minimizzare i rischi del breve periodo. Esempio su tutti, proprio il coronavirus.
La tolleranza al rischio
Altro motivo per cui vendere. Non si riesce a tollerare lo stress. In altre parole: è cambiata la propria tolleranza al rischio. Anche in questo caso è umanamente accettabile come situazione. Ogni investitore ha una diversa tolleranza al rischio dal momento che si tratta di una condizione psicologica e come tale può cambiare. Anzi, deve cambiare con l’avanzare dell’età o l’arrivo di imprevisti contingenti.