L’andamento dei mercati di oggi rispecchia fedelmente il sentimento degli operatori finanziari. Le Borse europee, dopo il profondo rosso di ieri, oggi hanno avuto un andamento incerto, con continui alti e bassi attorno alla parità.
Gli operatori finanziari navigano a vista seguendo quanto sta accadendo nel conflitto tra Russia e Ucraina. Ma sono soprattutto gli effetti delle sanzioni a determinare la loro maggiore incertezza. Chi investe con un obiettivo di medio periodo ha bisogno di certezze. Purtroppo gli investitori professionali non hanno ancora ben chiari quali possano essere gli effetti delle sanzioni alla Russia. I loro dubbi nascono non tanto dagli effetti che le restrizioni economiche avranno sull’economia russa, ma cosa accadrà alla crescita europea e americana.
Gli analisti di JP Morgan hanno ipotizzato che il PIL di Mosca nel secondo trimestre crollerà del 20% e l’inflazione a fine anno sarà al 10%. Intanto iniziano a vedersi i primi effetti dell’esclusione dal circuito SWIFT e del blocco dei beni degli oligarchi russi. La Banca centrale russa ha vietato il pagamento di 29 miliardi di dollari di cedole dei bond OFZ (titoli governativi russi) agli investitori stranieri. Di fatto questo è il primo passo per un default tecnico.
Le sanzioni fanno crollare un’azione alla Borsa di Londra. La banca russa Sberbank ha annunciato l’addio al mercato UE, impossibilitata a fare fronte alle richieste dei clienti di ritiro dei depositi. Il titolo alla Borsa di Londra ha perduto quasi l’80% in una sola giornata. Abramovic, per evitare la confisca dei beni, sembrerebbe stia cercando di vendere i suoi immobili per un valore di 200 milioni di sterline.
Le sanzioni fanno crollare un’azione di quasi l’80% ma a Piazza Affari attenzione al recupero di questi titoli
Per fortuna dalla FED arrivano segnali positivi sulla crescita economica. Jerome Powell, Presidente delle Federal Reserve, ha annunciato che a marzo ci sarà il primo rialzo dei tassi dopo 4 anni. L’annuncio è stato colto positivamente dalle Borse, perché è un segnale che l’impatto economico delle sanzioni, almeno sull’economia USA, non dovrebbe essere terribile. Così Wall Street ha avuto un avvio positivo. Al momento della chiusura delle Borse in Europa, i tre indici azionari USA stavano guadagnando tra l’1,2% e l’1,7%.
L’andamento positivo di Wall Street nelle prime ore di scambio ha spinto al rialzo anche le Borse europee fino a quel momento volatili. L’indice Euro Stoxx 50 ha chiuso in rialzo dell’1,5% e la Borsa tedesca ha guadagnato lo 0,7%. Deciso rialzo anche per Londra e Parigi, la prima salita dell’1,4% e la seconda dell’1,7%.
Piazza Affari, dopo un avvio in ribasso, ha recuperato terreno e mezz’ora prima della chiusura il Ftse Mib (INDEX:FTSEMIB) è arrivato a guadagnare l’1,3%. Poi le vendite per prese di beneficio hanno ridotto il margine di rialzo allo 0,7%, così il Ftse Mib ha terminato a 24.534 punti.
Tra le blue chip si segnala il rialzo di Tenaris e Saipem, che hanno guadagnato il 4,9% e il 3,8%. Prysmian è balzata del 4,2% grazie al bilancio che ha presentato conti record nel 2021. Inoltre è importante rilevare come oggi abbiano recuperato titoli che nelle scorse sedute avevano registrato pesanti perdite. Moncler ha guadagnato il 2,8%, Pirelli è salita del 2,4% e anche Unicredit è tornata a crescere con un rialzo del 2,1%.
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