Le ragioni per preferire i titoli azionari americani

3 titoli azionari americani

Ci sono 2 ragioni per preferire i titoli azionari americani rispetto a quelli di altri mercati sviluppati. Vediamo perché.

La risposta politica degli Stati Uniti allo shock del coronavirus è stata decisiva e completa, e ha superato la portata dell’azione politica di altre importanti economie sviluppate. Ci aspettiamo, inoltre, che l’amministrazione Trump metta sul piatto della bilancia altre iniziative, di cui infatti si sta discutendo in questi giorni. Anche la concentrazione relativamente elevata di aziende di qualità sul mercato statunitense è, a nostro avviso, di supporto. Vediamo la presenza di questa maggior qualità dei titoli azionari statunitensi come un sostegno nell’attuale contesto economico incerto. Ciò si riflette nel peso in eccesso delle aziende statunitensi nell’indice MSCI ACWI Quality. Le azioni americane rappresentano oltre il 70% dell’indice, quasi 14 punti percentuali in più rispetto al peso che occupano nell’indice MSCI ACWI, che è quello globale.

Gli altri mercati sviluppati e quelli emergenti sono invece sottorappresentati nell’indice di qualità. La composizione settoriale del mercato statunitense può spiegare in parte questa distorsione dovuta alla qualità. L’informatica è il settore più grande dell’Indice MSCI USA e rappresenta più di un quarto del suo valore di mercato. Il settore dei servizi di comunicazione, che comprende le principali aziende di Internet e dei social media, occupa l’11%. L’assistenza sanitaria, che tende ad avere un elevato rendimento del proprio capitale, una crescita stabile degli utili e una bassa leva finanziaria, rappresenta un ulteriore 15%. Questi tre settori rappresentano oltre la metà dell’indice precedentemente accennato, contro il 33% e il 28% dei corrispettivi giapponese ed europeo, rispettivamente. Ci sono quindi robuste ragioni per preferire i titoli azionari americani rispetto a quelli di altri mercati sviluppati.

Altre motivazioni

I titoli azionari statunitensi sono rimbalzati di oltre il 20% rispetto ai minimi di fine marzo, quando sono state annunciate azioni politiche importanti e decisive per contribuire a colmare il divario economico creato dallo shock del coronavirus. Questo li ha aiutati a sovraperformare i titoli azionari di altri mercati sviluppati. E’ da sottolineare, ancora una volta, la storica risposta politica degli Stati Uniti a questa crisi. Risposta che include un pacchetto fiscale di oltre 2.200 miliardi di dollari e misure straordinarie da parte della Federal Reserve. Queste misure servono per ammortizzare l’impatto economico e di mercato dato dal lockdown, ovviamente. Da notare come il pacchetto fiscale statunitense equivalga a circa il 10% del prodotto interno lordo (PIL) degli States, e crediamo, come detto, che potrebbe essercene ancora (un altro pacchetto di aiuti è in discussione al Congresso in questi giorni).

Quindi, quali sono le ragioni per preferire i titoli azionari americani?

Sarebbe bene preferire l’esposizione di qualità e con capitali robusti, soprattutto quella con un forte sostegno di policy, nei prossimi sei o dodici mesi. All’interno dei mercati azionari, ciò significa una preferenza per il mercato statunitense e per i fattori di qualità e di bassa volatilità. Inoltre, in un contesto economico altamente incerto, si suggerisce di preferire il credito rispetto alle azioni, dato il credito privilegiato degli obbligazionisti sui flussi di cassa aziendali in un contesto economico altamente incerto. Contesto che potrebbe portare a diversi fallimenti, dove gli obbligazionisti, appunto, sarebbero maggiormente tutelati. View neutrale, invece, sulle azioni globali con un orizzonte a breve-medio termine, riconoscendo le ampie incertezze sul percorso dell’epidemia nei prossimi trimestri. Al contempo, c’è certamente un certo valore nei mercati azionari globali per gli investitori con lunghi orizzonti d’investimento.